Piatek-Kouamé: una coppia d’oro così non si vedeva da anni

L'ivoriano apre gli spazi e il polacco li riempie, assieme alle reti avversarie. Ballardini ha finalmente trovato due giocatori sul quale programmare la stagione

Piatek Kouamé Genoa Empoli
Piatek e Kouamé (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Era da tanto tempo che il Genoa non aveva una coppia d’attacco così ben assortita. Piatek e Kouamé sono fatti l’uno per l’altro. L’ivoriano apre gli spazi e il polacco li riempie, assieme alle reti avversarie. Ballardini ha finalmente trovato due giocatori sul quale programmare la stagione: interpreti d’affidamento, di continuità, che non vivono di guizzi isolati durante le partite. A ben vedere sia Piatek che Kouamé hanno margini di miglioramento. L’ex KS Cracovia deve affinare la tecnica, soprattutto nel primo controllo, mentre l’ex Cittadella può crescere nella lettura delle situazioni di gioco.

Piatek e Kouamé, una coppia d’oro per il Grifone. Due così è raro trovarli, dando uno sguardo all’attuale panorama della Serie A. La memoria dei genoani torna indietro di parecchi anni, forse persino a Skuhravy-Aguilera: altrimenti, l’attacco rossoblù è sempre stato monopolio di un solo giocatore. Lo sono stati Milito, Borriello e Giovanni Simeone. Piatek concretizza il lavoro latente di Kouamé, una costante spina nel fianco che a volte non è valorizzata nel modo corretto. Allo Stirpe l’ivoriano ha rischiato che gli fosse applicata la legge 110/2017 sulla tortura a causa dei continui attacchi alla profondità gialloblù.

L’attacco del Grifone ha tutto. La precisione da cecchino di Piatek, l’esplosività di Kouamé, i gol, la capacità di rischiare l’uno contro uno, il colpo di testa, lo stacco. C’è talmente tanto che talvolta diventa secondario capire chi sarà il terzo attaccante di giornata. Pandev è vitale ma va centellinato; stesso discorso per Medeiros che, al pari di Sandro, sconta un pesante ritardo di condizione dovuto a un’estate travagliata. Preziosi ha risolto i problemi offensivi del Genoa con tempestività e lucidità: serviva un uomo che facesse gol, ce ne sono addirittura due (se non tre, con Favilli in panchina). Era da tanto tempo che il Genoa non aveva una coppia d’attacco così ben assortita.

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