Ninkovic si è fermato a Palermo: la riscossa con Juric?

Il serbo non segna dal 3-4 con il Palermo. Juric lo vuole rilanciare con le giuste motivazioni

Nikola Ninkovic (Foto Paolo Rattini/Getty Images)

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Il percorso di maturazione di Nikola Ninkovic si è fermato allo scorso 18 dicembre, la vigilia del suo ventiduesimo compleanno. Il serbo mise in rete l’illusorio 3-1 contro il Palermo, prima dell’incredibile rimonta rosanero. Fu la sconfitta spartiacque della stagione poiché si fermò Ninkovic e l’ascesa del Genoa. Dov’è finito il talento tre volte campione di Serbia e più giovane capitano nella storia del Partizan Belgrado? Quesito a oggi inevaso.

Il ritorno in panchina di Ivan Juric potrebbe facilitare il recupero mentale di Ninkovic. Con lui il tecnico di Spalato ha un’intesa balcanica, basta uno sguardo e zero parole per far passare un messaggio. Juric stava lentamente estraendo il potenziale di Dzigi, coccolandolo e criticandolo pubblicamente da buon maestro. Acqua (“Sta crescendo, è stato fondamentale per noi a Bologna“) e fuoco (“In sei mesi al Chievo non ha imparato una parola d’italiano“).

Gli eventi successivi alla gara con il Palermo travolsero i lavori in corso di Juric. Ninkovic non ha mai trovato spazio con Mandorlini, anche per un non troppo specificato infortunio di un mese; l’ex Hellas lo provava come mezz’ala ma Nikola è un’ala pura che deve trovare maggiore serenità sotto porta e aumentare il sacrificio con gli arretramenti difensivi. Juric proverà a rilanciarlo gradualmente fornendo gli stimoli adeguati. Dzigi è un classe ’94 che deve ritrovarsi.

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