Nella “sua” Brescia “mister” Filippini I festeggia la vittoria delle Grifonesse grazie a due “eurogoals” di Massa e Bettalli

Il Genoa Women mantiene con i suoi 15 punti il quinto posto in coabitazione con l’Hellas Verona

Massa festeggiata dalle compagne (Foto Instagram Genoa Women)

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Al “Mario Rigamonti”, stadio nel quartiere di Buffalora da non confondersi con l’omonimo impianto – dedicato al centromediano bresciano del Grande Torino morto nella Tragedia di Superga di mercoledì 4 maggio 1949 –, il maggiore di Brescia, il Genoa Women guidato dal bresciano Antonio Filippini I, ha conquistato una preziosa vittoria, che è la prima esterna contro una squadra della «parte sinistra» della classifica da quando milita in Serie B. categoria nella quale prima di oggi non era mai andato oltre le tre vittorie consecutive. Al termine di una giornata che ha registrato a Parma, sul campo delle Ducali, ora quarte con 16 punti, la netta sconfitta (2-5) della Ternana Women, che ha lasciato la finora condivisa «esclusiva» di squadra sempre vittoriosa alla capolista solitaria Lazio ed è stato «agganciato» al secondo posto, quello che dà diritto alla squadra che lo occuperà alla fine del campionato di sfidare in un incontro di andata e uno di ritorno la nona classificata della Serie A per accedere alla massima categoria, il Genoa Women mantiene con i suoi 15 punti il quinto posto in coabitazione con l’Hellas Verona, rispetto alla quale è in svantaggio nella «classifica avulsa degli scontri diretti» – essendo stato sconfitto 0-3 in Veneto – e nella differenza reti, ma è in vantaggio a livello di «media inglese».

La gioia di Alessandra Massa (Foto Instagram Genoa Women)

Tra il 1977 e il 1994 passava a tarda ora su Rai 2 una trasmissione che si chiamava “EuroGol, panorama delle coppe europee di calcio”, condotta dai giornalisti Gianfranco De Laurentiis e Giorgio Martino, in cui i telespettatori vedevano spesso calciatori di formazioni straniere segnare con potenti tiri da fuori dell’area di rigore delle reti che erano così poco usuali nei campi italiani di calcio che il nome principale della trasmissione nel corso del tempo ha finito per identificare una segnatura realizzata da grande distanza. Ovviamente quella trasmissione si riferiva a competizioni internazionali tra clubs a livello maschile ed è più che ragionevole credere che pochissimi tra quanti le vedevano sul piccolo schermo abbiano a quei tempi potuto immaginare che tali prodezze sarebbero potute essere realizzate dalle meno potenti – in linea generale – gambe femminili, perfettamente coordinate con i movimenti della schiena, del piede d’appoggio e di quello calciante. Le due reti odierne delle Grifonesse, dettagliatamente descritte nella cronaca dell’incontro, che nel primo tempo hanno indirizzato la partita a loro favore sono due ottimi esempi della notevole crescita dei livelli tecnico e fisico del calcio femminile.

Passando all’analisi dell’incontro si può dire che le ospiti hanno avuto un approccio migliore nel primo tempo e le padrone di casa, dopo che il loro tecnico, Aldo Nicolini sr., ne aveva «ridisegnato» l’assetto tattico, hanno imposto alle avversarie la loro «superiorità territoriale», costruendo, però, un numero limitato di occasioni, sfruttando una delle quali dopo un quarto d’ora hanno dimezzato lo svantaggio.

Ecco le azioni principali dell’incontro:

19’ del primo tempo: Alessandra Massa va in pressing su Ludovica Nicolini jr., «rubandole» il pallone prima di essere atterrata dalla difensora centrale sinistra nonché figlia dell’allenatore delle Leonesse, che viene ammonita per la scorrettezza; il conseguente calcio di punizione da circa ventitré metri è eseguito proprio dall’ala destra genoana, la quale con l’interno destro «disegna» una parabola perfetta, mandando il pallone a insaccarsi a mezz’altezza vicino al palo destro con la portiera Giorgia Bettineschi, inutilmente protesa in tuffo, che riesce solamente a sfiorare la sfera con la mano destra.

31’ del primo tempo: su rinvio con il piede destro di Bettineschi, Giorgia «Gina» Bettalli, posizionata sulla «tre quarti» offensiva a destra, respinge di testa il pallone «a campanile», che successivamente viene colpito con la tempia sinistra dall’ala sinistra genoana Caterina Bargi e con il seno dalla sua marcatrice, la svedese Jenny Josefina Hjohlman, la quale, come la sua compagna Marta Morreale, ha un’esitazione a rinviarlo che favorisce la conclusione di esterno destro da posizione centrale di Bettalli, portatasi in avanti, da una ventina di metri, che manda il pallone «a togliere la ragnatela» dall’angolino alto destro, vanificando nuovamente il volo dell’estrema difensora bresciana.

1’ del secondo tempo: gran tiro da ventitré metri circa di esterno destro da parte di Serena Magri a mezz’altezza respinto di pugni dalla portiera genoana Camilla Forcinella, tuffatasi alla sua sinistra.

3’ del secondo tempo: su «verticalizzazione» di Claudia Ferrato, Bargi «aggredisce la profondità», calciando rasoterra di sinistro da sette metri da posizione defilata sulla sinistra verso l’angolino basso destro il pallone, che viene respinto sul fondo con la punta del piede destro da Bettineschi, che si era tuffata sulla sua sinistra.

15’ del secondo tempo: una «verticalizzazione» dell’appena entrata svizzera Nina Stapelfeldt non intercettata con il piede destro dalla canadese-danese e mancina Heidi Samaja Giles dà la possibilità a Hjohlman, passata nella ripresa dalla posizione di destra nella quaterna difensiva a quella nel duo d’attacco, di presentarsi da sola davanti a Forcinella e di «trafiggerla» da posizione centrale con un diagonale rasoterra di sinistro da quindici metri, che manda il pallone a infilarsi nell’angolino basso sinistro.

35’ del secondo tempo: gran tiro di esterno destro di Magri, defilata sulla destra, che da venticinque metri circa manda a stamparsi contro la parte sinistra e alta della traversa il pallone, che poi termina sul fondo.

38’ del secondo tempo: su traversone di sinistro dalla destra di Hjohlman, Veronique Brayda, che impatta il pallone a un paio di metri dalla porta oltre la perpendicolare del palo destro, si nega la possibilità, intervenendo con l’esterno del suo piede più «educato», il destro, anziché con l’interno dell’altro, di indirizzarlo nello «specchio» della porta.

(Foto Instagram Genoa Women)

TABELLINO

Brescia, Stadio “Mario Rigamonti”, domenica 12 novembre 2023, ore 14,35

Brescia-Genoa [VII giornata del Campionato di Serie B 2023/2024]

Arbitro: Sassano [Padova]

Marcatrici: nel primo tempo al 19’ Massa (G), al 31’ Bettalli (G); nel secondo tempo al 15’ Hjohlman (B)

Brescia (4-3-1-2): 1 Bettineschi; 20 Hjohlman, 27 Zanoletti, 14 Nicolini jr. (dal 1’’ del 2° T.: 6 Larenza), 3 Boglioni; 8 Magri, 16 Morreale, 4 Ghisi (dal 13’ del 2° T.: 7 Brayda); 10 Zazzera (dal 25’ del 2° T.: 21 Accornero); 22 S. Pasquali (dal 13’ del 2° T.: 9 Stapelfeldt), 71 Fracas (dal 1’’ del 2° T.: 5 Tunoaia). Allenatore: A. Nicolini sr..

Genoa (4-3-3): 21 Forcinella; 8 Fernandez, 74 Lucafò, 19 Giles, 44 Mele; 4 Bettalli, 25 Tardini, 24 Scuratti (dal 13’ del 2° T.: 20 Campora); 10 Massa (dal 28’ del 2° T.: 11 Rigaglia), 18 Ferrato, 22 Bargi. Allenatore: A. Filippini I.

Note: le due reti del Genoa sono segnate da Massa con un calcio di punizione da 23 m. circa (Bettineschi sfiora con la mano destra il pallone senza riuscirne a mutare l’originaria traiettoria) e da Bettalli con un tiro da 20 m. circa.

Stefano Massa

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