“Sto lavorando per migliorare e sono al servizio della squadra”. Diego Sebastian Laxalt Suarez, giocatore urugualiano doppio ex di Genoa ed Empoli, racconta i suoi primi mesi in rossoblù: Genova gli ricorda tanto la sua Montevideo. “Il calcio è storicamente – prosegue – una religione in Uruguay, Montevideo ha ospitato la finale del primo Mondiale”. L’Italia è fondamentale per la sua carriera professionale: ha indossato le maglie di Inter, Bologna, Empoli e, appunto, Genoa. “L’Italia resta uno dei migliori posti per cultura calcistica. Giocare qui dà modo ai giovani di crescere, confrontandosi con aspetti come la tattica, non così sviluppati da altre parti”. E’ rimasto bene impressionato dell’atmosfera allegra dello spogliatoio: “La cosa bella è che tutti vanno d’accordo con tutti, sono orgoglioso di far parte di un gruppo così”.
Laxalt parla degli avversari: “Ho ricordi piacevoli del periodo in Toscana e sono contento che l’Empoli stia andando forte. Domenica sarà una grande partita, tra due squadre che giocano a calcio e non pensano solo a difendersi. Il pubblico allo stadio vuole vincere, ma anche apprezzare lo spettacolo che viene offerto”.
Conclusione su quando partecipò con la maglia della “Celeste”: “Con la Sub 20 siamo arrivati secondi al Mondiale, terzi al Sudamericano. Ho vissuto momenti esaltanti. Se ci penso sono serviti più quelli difficili. Insegnano a guardarti dentro, a farti delle domande, a darti delle risposte”.
