Il Genoa liquida in scioltezza il Cagliari e supera la fatidica quota 40, una soglia più psicologica che reale per la salvezza, confermando la categoria con 4 giornate di anticipo.
L’era Preziosi sembra geologica. Il Genoa oggi ha una proprietà (777 Partners) che investe, una società organizzata, un marketing scintillante che continua a proporre iniziative che piacciono soprattutto ai più giovani. La squadra ha una guida tecnica basata sulla continuità e i calciatori, tutti, si sentono dentro un progetto che porta risultati. Lo stadio è pieno.
Nel Genoa tutti cercano di fare la differenza. E ci riescono.
Vorrei però menzionare il Dottor Zangrillo, che ha accettato con entusiasmo la carica di presidente, nonostante svolga un lavoro complicatissimo e stressante a Milano.
Zangrillo è presente, autorevole, genoano. Il presidente nei momenti delicati ci ha sempre “messo la faccia”: quando c’era da prendere decisioni difficili, quando alcuni arbitri hanno “violentato” calcisticamente il Genoa, quando la Lega non ha rispettato il Popolo rossoblù relegando le partite del Vecchio Balordo a orari improponibili.
Zangrillo è un esempio per tutti: ha difeso e protetto i calciatori, il tecnico, la tifoseria, i Genoani. Siamo passati dalle passarelle autoreferenziali, magari con cinese al seguito, a un Presidente che accompagna Sidio Corradi, genoano vero, sotto la Nord per un ultimo desiderio.
Il ringraziamento di tutto il Popolo rossoblù vada al Dottor Zangrillo. Sono certo che gradirà il mio complimento, da genoano emigrato a Milano. Il nostro Presidente è un vero “primus inter pares” del Popolo genoano.
