Kouamé, un diamante grezzo che dovrebbe valere come Piatek

Le prestazioni dell'ivoriano non sono mai decantate come quelle del Pistolero polacco, eppure sono importanti allo stesso modo per il Genoa

Kouamé Genoa
La progressione di Kouamé (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Kouamé guida la nouvelle vague in casa Genoa. L’ivoriano, assieme a Biraschi e Radu, pure loro in rampa di lancio, è il giovane più interessante proposto dal Grifone. Un Under 21 munito di doti imprescindibili per fare bene nel calcio: umiltà, entusiasmo e voglia d’imparare. Caratteristiche che conuigate alla tecnica rendono Kouamé un prospetto unico nel povero panorama della Serie A. Sta facendo bene, potrà fare benissimo nei prossimi mesi, soprattutto nel girone di ritorno. Ciò che ha impressionato di Kouamé è stato il tempo d’adattamento al massimo campionato italiano: due, massimo tre partite e aveva capito molto.

Non è facile per uno straniero essere decisivo come lo è l’attaccante rossoblù, che ha in Drogba ed Eto’o i propri santini laici. Kouamé ha già recapitato tre assist in campionato (e uno in Coppa Italia), due a Piatek e uno a Bessa: senza contare il gollonzo di San Siro contro il Milan. Gli manca qualcosa in termini realizzativi avendo messo in rete solo due palloni contro Empoli e Napoli. Dell’ivoriano, poi, vanno raccolti i bagliori di crescita palesati contro le grandi del campionato che hanno intasato il recente calendario del Genoa. Bene allo Stadium di Torino e con il Napoli, unico a salvarsi contro l’Inter.

C’è da chiedersi come mai Kouamé non riscuota lo stesso interesse di Piatek. A livello mediatico le sue prestazioni non sono mai decantate come quelle del polacco, eppure sono importanti allo stesso modo. Finora il Pistolero l’ha buttata dentro capitalizzando il grande lavoro a tutto campo della freccia ivoriana. Kouamé abbina la quantità della corsa alla qualità delle giocate, un lanciato da duecentista a uno stacco di testa di rilievo. E’ un diamante grezzo che mister Juric sta trattando al meglio e che può spingere fino alla soglia della marcatura in doppia cifra. Non sarebbe male per un debuttante che guida la nouvella vague in casa Genoa.

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