VIDEO, Kessisoglu racconta a Genoa Channel: «”C’è da fare” è nato istintivamente su un pianoforte a san Francisco»

L'attore racconta a Genoa Channel come ha realizzato l'iniziativa per le vittime del crollo del Ponte Morandi: «Ho mandato un piccolo demo casalingo a Ivano Fossati: gli è piaciuto molto. Era settembre: ho coinvolto 25 cantanti e ho capito che potevo farne un progetto più ampio»


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«Il Progetto benefico “C’è da fare” è nato istintivamente, poiché quando è crollato il Ponte Morandi mi trovavo molto lontano». Paolo Kessisoglu racconta a Genoa Channel com’è nata l’iniziativa per le vittime della tragedia avvenuta il 14 agosto dello scorso anno. Tutti insieme per una canzone da comprare su cd e in streaming, i cui proventi saranno devoluti all’associazione Occupy Albaro, per la riqualificazione e il sostegno alla popolazione di Genova colpita dal crollo del ponte Morandi, lo scorso agosto. L’attore, che è un gran tifoso del Genoa, prosegue il racconto: «Mi trovavo in una libreria di San Francisco: trovai un piano e istintivamente le note sono cadute sui tasti, senza pensarci troppo su». E aggiunge: «Ho mandato un piccolo demo casalingo a Ivano Fossati: gli è piaciuto molto. Era settembre: ho coinvolto 25 cantanti e ho capito che potevo farne un progetto più ampio». Alle 18 sarà alla Feltrinelli in via Roccatagliata Ceccardi a Genova per firmare le copie del cd realizzato con Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Luca, Carboni, Giorgia, J-ax, Mario Biondi, Nina Zilli, Massimo Ranieri, Ron, Nek, Max Gazzè, Mauro Pagani, Lo Stato Sociale, Ivano Fossati, Johan Thiele, Sangiorgi, Malika Ayane, Nitro, Raphael Gualazzi, Simona Molinari.

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