Il Fatto Quotidiano: Plusvalenze e debiti, perché il calcio ha paura del crac

Il giornale ha preso le mosse dalle gravi dichiarazioni del presidente Figc Gravina: «È nostro compito attenzionare plusvalenze e scambi sospetti»


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L’allarme sulle plusvalenze è stato lanciato dal presidente Figc Gabriele Gravina alla Domenica Sportiva su Rai Due. «È nostro compito attenzionare plusvalenze e scambi sospetti. Tutti gli scambi senza finanza vanno segnalati alla Procura e segnaleremo alle società di revisione se alcuni elementi danno sospetti, facendole intervenire. E obbligheranno una svalutazione della plusvalenza fittizia». Da queste dichiarazioni ha preso spunto l’inchiesta de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola, secondo cui i bilanci delle società di calcio rischiano di esplodere. Il giornale spiega: «Il meccanismo delle plusvalenze è semplice. Se un calciatore l’ho pagato un milione e lo cedo a 20 milioni, aggiungerò ai proventi da abbonamenti, biglietti e diritti tv pagati da Sky una plusvalenza di 19 milioni: nel bilancio andrà ad aumentare i ricavi e ad abbattere le perdite». Il report Figc 2016-17 riporta che c’è uno sbilancio tra costi e ricavi dei club di 711 milioni: grazie ai 749 milioni di plusvalenze il risultato del margine operativo lordo è diventato positivo per 38 milioni. «Gravina deve intervenire – si legge su Il Fatto Quotidiano – perché le plusvalenze sono come una droga iniettata nei bilanci. E prima o poi la paghi. Se segni tra i ricavi una cifra alla quale non corrisponde un effettivo incasso, da qualche parte il buco verrà fuori».

Il quotidiano rileva il caso del Genoa: «Enrico Preziosi ha depositato una preziosa testimonianza nel bilancio 2017, dove si legge: “Successivamente alla data di chiusura dell’esercizio 2017, nel corso della sessione invernale di calciomercato, sono state realizzate importanti plusvalenze che hanno consentito alla società, come meglio precisato all’interno della relazione sulla gestione, di superare la situazione di cui all’art. 2447 c.c. e ripristinare l’integrità patrimoniale della stessa”. Il Genoa, nonostante avesse segnato all’attivo 30,4 milioni di plusvalenze (più di un terzo dei ricavi), aveva chiuso il bilancio con 12 milioni di perdita, il che aveva provocato la scomparsa del patrimonio netto, che avrebbe dovuto essere ricostituito con costosi aumenti di capitale. Invece è bastata qualche plusvalenza. Finché dura: il Genoa ha 173 milioni di debiti, tre volte il fatturato senza plusvalenze; l’Inter ha 668 milioni di debiti, quattro volte il fatturato senza plusvalenze. Il Milan, che fa relativamente meno plusvalenze e ha chiuso l’ultimo bilancio in rosso di 135 milioni, ha debiti per 537 milioni; la Sampdoria ha 164 milioni di debiti, più del doppio del fatturato senza plusvalenze».

Il Fatto Quotidiano conclude la sua disanima sottolineando che non ci sarebbe timore negli istituti di credito per questa bolla finanziaria: le banche si sentono garantite dagli 1,1 miliardi di euro dei contratti dei diritti tv, già assicurati per questa stagione e per ognuna delle successive. «Però a presiedere la Lega Calcio è stato mandato l’ex numero due di Intesa Sanpaolo, Gaetano Micciché. Che dovrà discuter seriamente con Gravina per trovare una via d’uscita» conclude il giornale.

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