Portanova e Yeboah confezionano la vittoria al debutto in Serie B del Genoa di Blessin a Venezia: 2-1 al Penzo. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 270ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Yeboah decisivo: a febbraio, nella stessa porta, mancò il gol di testa per millimetri mentre ieri ha risolto la partita. «Il suo gol nei minuti finali della partita ha permesso la vittoria rossoblù nella battaglia calcistica tra repubbliche marinare: il Grifone ha artigliato il Leone di San Marco. Fuori da ogni metafora, sono tre punti importantissimi per il Genoa perché fanno capire la nuova mentalità della squadra che finalmente non è più improntata al difensivismo puro: non avevo dubbi sulla partenza scatenata degli uomini di Blessin, con gli interpreti giusti il suo declamato Gegenpressing è calcio offensivo. Yeboah può fare la differenza nel campionato di Serie B, ha le caratteristiche giuste per risolvere le partite, e non soltanto a gara in corso: tuttavia, ieri mi aspettavo il suo subentro prima del 70′».
Portanova, il calcio gli restituisce il sorriso in un momento difficile. «A giudicare dalle prime uscite stagionali mi sembra un calciatore maturato: meno falloso, più attento e più pulito nelle giocate ma senza prescindere dalla stessa cattiveria agonistica che gli conferisce una marcia in più. La sua marcatura è di qualità con la cavalcata di cinquanta metri palla al piede e l’intenzione di dribblare Joronen e depositare in rete con poco angolo di tiro. Assieme a Frendrup, metodico e ordinato a centrocampo, e Gudmundsson, uomo ovunque nello scacchiere rossoblù, è stato tra i migliori in campo; Coda meno brillante del solito. Apro una parentesi su Martinez: la sua è una scelta di Blessin che merita fiducia, altrimenti il Genoa brucia già un portiere alla prima di campionato, nonostante il grave errore (e mezzo…) commesso».
Il Genoa deve migliorare la gestione della palla? «La squadra ha ampi margini di miglioramento che sono certo il tecnico svilupperà nei prossimi mesi e presumibilmente anche con l’aiuto del mercato che chiuderà il prossimo 31 agosto. Blessin ha costruito un’identità che si rispecchia nel 4-4-2 a trazione anteriore dalla quale è difficile derogare: squadra proiettata in avanti, infatti il primo tempo è stato un monologo genoano, e in costante pressione sul Venezia che è uscito soltanto nel secondo tempo, anche in virtù di un calo psico-fisico che ha fatto perdere metri di baricentro al Grifo».
Sabato di nuovo il Benevento ma con un Aramu in più. «Sarà una partita diversa dal 3-2 di Coppa Italia, il Genoa deve ricercare la vittoria senza pensare ad altro. La dirigenza rossoblù, con il ds Ottolini in testa, non sta a guardare anche perché serve fare meglio della concreta concorrenza delle avversarie: ricordo che nella prima giornata di B ci sono state addirittura quattro vittorie in trasferta, come in Serie A, e le sorprese non sono certo mancate. Mattia Aramu è la scelta giusta per completare il reparto offensivo dal quale è lecito aspettarsi molte reti soprattutto dopo l’assenza di prolificità accusata nella stagione della retrocessione».
Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti
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