GRIFO D’ATTACCO – La salvezza del Genoa corre lungo la via Emilia

Servono due o tre punti tra Sassuolo e Bologna. Shomurodov è tornato

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Un rocambolesco 4-3 condanna il Genoa alla quarta sconfitta nelle ultime cinque trasferte. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 217ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Aveva anticipato perfettamente Lazio-Genoa: che cos’è accaduto nel quarto d’ora centrale che è costato la partita al Grifone? «È capitata la più classica delle imbarcate contro una squadra tenica che sta attraversando il suo miglior momento di forma mentre è in piena corsa per la qualificazione in Champions League. Pertanto la sconfitta non è imputabile esclusivamente a Radovanovic, disattento nel primo tempo sia nel disimpegno su Correa (normale che un rimpallo capiti sfavorevolmente quando il baricentro è così basso) che nell’allacciare Immobile in area di rigore. Male il centrocampo di partenza e Destro, indolente invece Pjaca: poca solidità da Zajc e troppi errori a difesa schierata sul terzo e quarto gol della Lazio. Fatico a capire perché il Genoa di Ballardini approcci così male contro le big del torneo: deve prima subire per esprimere le proprie qualità».

È tornato Eldor? «Sì, possiamo dirlo dopo un periodo di appannamento. Il gol che Shomurodov ha realizzato di potenza a Reina da uno splendido filtrante di Badelj è il quinto sigillo che impreziosisce il suo debutto in Italia. Sinora è la seconda stagione più prolifica dell’uzbeko dal 2017. Ho trovato positivi i subentri di Ghiglione e Scamacca, autore dell’undicesimo gol stagionale tra Coppa Italia e campionato: credo che il ct Mancini, ieri all’Olimpico, abbia preso appunti su quest’ultimo e, spero, anche su Zappacosta».

Al termine di una giornata ricca di colpi di scena la classifica si accorcia ma il Genoa se le tiene tutte dietro, seppur di poco. «È vero, ma il Grifone ha bruciato un capitale: cionostante il destino resta ancora prevalentemente tra i propri artigli. I punti di vantaggio sul terzultimo posto sono sempre cinque ma a quattro giornate dal termine della Serie A e, considerando ogni incrocio pericoloso, serve conquistare dei punti (due, meglio tre) tra Sassuolo e Bologna – due gare in tre giorni visto il turno infrasettimanale – per non rischiare nulla. La salvezza del Genoa corre lungo la via Emilia. Dopo un inverno ricco di punti, duole constatare come per il quinto campionato di fila il Genoa sia costretto a guardare i risultati delle concorrenti, come Benevento-Cagliari: da tempo diciamo che non è da veri sportivi speculare sugli accidenti altrui. Infine, trovo assurdo che nessuno si sia indignato per Lazio-Torino di recupero il 18 maggio».

Genoa-Sassuolo, primo incrocio per raccogliere i punti salvezza. «Mister Ballardini deve tenere il gruppo unito dopo un risultato pesante: il Genoa ha subito più di quattro gol solo nel famigerato 6-0 di Napoli. La gara con il Sassuolo sarà determinante, i rossoblù sono chiamati a riscattare talune perplessità sorte dopo qualche rilassamento di troppo. Servono i tre punti. I neroverdi, però, vogliono entrare nelle competizioni Uefa, soprattutto dopo il ko della Roma: propongono un calcio d’identità e taluni interpreti come Locatelli, Boga e Raspadori hanno raggiunto un alto livello».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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