GRIFO D’ATTACCO – Il campionato del Genoa è già straordinario

La squadra di Gilardino può puntare ai 48 punti stabiliti nel 2008 da Gasperini

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Ekuban e Gudmundsson regalano i tre punti al Genoa che sbanca il Bentegodi ed esce vincitore dall’Arena. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 344ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Blitz della squadra di Gilardino, nel vero senso della parola: la squadra è sua, a ogni effetto. «Sì, voglio partire da un dato inconfutabile: con 38 punti in 31 giornate, utili a renderla la neopromossa migliore d’Europa, il campionato del Genoa è già straordinario. Non c’è dubbio, il merito principale di questo percorso va attribuito all’allenatore che ha forgiato un gruppo di una solidità straordinaria dentro il quale nessuno è imprescindibile ma tutti sono fondamentali. La prova è proprio la gara di Verona, preparata senza tre giocatori titolari come Vitinha, Retegui e Malinovskyi: in campo, dal primo minuto, c’erano otto elementi che componevano l’organico della Serie B. Qualcosa vorrà pur dire. Ci sono gli alti e i bassi, come il pareggio con la Juventus e quello casalingo con il Frosinone, ma il Genoa non ha mai sbracato, e ciò nella mentalità di uno sportivo conta tantissimo».

A fine partita, Gudmundsson ha fatto gol all’ipocrisia dicendo: “Le voci di mercato condizionano”. «É stato sincero nei confronti di chi ha formulato la domanda, ma anche verso i tifosi del Genoa cui è sempre bene raccontare la realtà dei fatti. Essere accostati ad altre squadre, soprattutto di vertice, fa piacere ma toglie la concentrazione nel corso della settimana, più che in partita. Così, diventa ancora più importante il ruolo psicologico di mister Gilardino che sinora è stato perfetto nel ricercare e trovare stimoli e mini obiettivi settimanali: il Genoa può puntare nuovamente al Monza, così come ai 48 punti che raccolse Gasperini al primo anno in A; lo stesso Albert, che va detto ieri non è stato autore di una prestazione da favola ma ha pur sempre timbrato, può raggiungere il primato di gol nella stagione del ritorno in Serie A stabilito nel 2008 da Marco Borriello (19) e precedentemente da Pruzzo (18, nel 1977)».

Parliamo dei singoli di Hellas-Genoa. «Vasquez e Frendrup sono stati i migliori in campo. Il messicano è un difensore agonisticamente aggressivo, ma pulito e leale negli interventi, oltreché fortissimo nel gioco aereo: lo testimoniano i sei pali che ha colpito, come Nico Gonzalez della Fiorentina. Il danese ha fatto la differenza a centrocampo, è incredibile come riesca a trovare tutte quelle energie per chiudere la partita in freschezza, anziché in fatica. Sul gol del Verona c’è un concorso di colpe perché Martinez sbaglia la lettura e i tempi dell’uscita, ma forse è più grave il buco difensivo genoano che lascia a Bonazzoli lo spazio e il tempo per controllare e segnare. Un grande plauso alla partita generosa di Ekuban: non si è risparmiato, anzi si è speso per tutti e per più di un’ora dopo essere rientrato dall’infortunio dimostrando una dedizione totale alla causa che gli fa perdonare i noti limiti tecnici».

Tra una settimana, trasferta a Firenze contro una Fiorentina che certamente ha vissuto stagioni migliori. «La Viola rientrerà dalla Repubblica Ceca reduce dalla trasferta di Conference League, competizione cui tiene particolarmente: la squadra di Italiano rischia di pagare qualcosa, ma è pur vero che ormai è abituata a giocare di giovedì e preparare la gara successiva di Serie A con un paio di allenamenti. Nonostante sia in corsa sul doppio fronte di coppa, come tempestivamente annunciato ai propri tifosi la Fiorentina è giunta alla fine del ciclo Italiano: ha poca continuità e, soprattutto, gli attaccanti segnano poco, questo è il vero problema. Invece, il finale di stagione del Genoa incuriosisce perché, alla luce dell’attuale media, la proiezione indica una forbice di 45/47 punti».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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