Genoa resiliente: Ronaldo e compagni hanno solo graffiato

Il Grifone ha resistito agli attacchi del reparto offensivo bianconero anche in svantaggio. Ciò non si è mai visto con Ballardini quando invece la squadra mollava al primo gol subito

Radu Genoa
Parata di Radu (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Un punto che ne vale tre. Il Genoa è uscito vivo, anzi rafforzato, dalla battaglia dello Stadium, luogo tabù per tutti. Infatti, la statistica dice che sono tredici le squadre italiane ad essere andate a punti nell’impianto della Continassa in otto stagioni: Inter, Lazio, Sampdoria, Cagliari, Udinese, Napoli, Bologna, Siena, Lecce, Frosinone e Torino. Più il Grifone, che ha capito come si salva la propria pelle, la principale eredità della partita di sabato. Il Genoa ha dato il meglio quando era sotto nel punteggio, come se il gol di Cristiano Ronaldo avesse alleggerito l’animo dei calciatori rossoblù.

Non c’era più niente da perdere, ormai. Solo da guadagnarci. L’importante, però, era far sfogare il temporale bianconero (tre palle gol nel primo tempo, non vanno scordate) e tenere botta. Se il Grifone avesse preso un altro gol, la famelicità della Juventus avrebbe fatto più danni della grandine. Così, con la bravura di tutti, di Radu – in parata bassa su CR7 – e con un pizzico di fortuna, il Genoa ha retto l’urto e conquistato il massimo. E’ vero che Piatek, artefice di un grottesco ripiegamento difensivo in occasione del vantaggio dei campioni d’Italia, ha avuto la palla d’oro da servire a Pandev: ma Cancelo, il migliore in campo, ha fatto un grande intervento in scivolata al novantesimo.

Un Genoa resiliente, che resistito agli attacchi del reparto offensivo di Allegri il quale ha solo graffiato. Ciò non si è mai visto nella precedente gestione: con Ballardini – e non solo per colpa sua – il Grifone mollava al primo gol subito. Peccato che non tutti se ne siano accorti fin dalla drammatica trasferta di Reggio Emilia. Impossibile che Juric sia entrato in così poco tempo nella testa dello spogliatoio: la spiegazione del miglioramento è chiaramente di ordine tattico. Il croato ha la patente per allenare, mica per fare lo psichiatra.

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