Genoa Club Portuali Voltri: il casting è terminato, ma che film stiamo vedendo?

Perdendo contro il Verona di Juric, meritevole anche lui di nostra “doglianza vedovile” visto il gioco ed il carattere dei gialloblu, Davide Nicola ha chiuso il trittico di partite-provino nelle quali avrebbe dovuto valutare la qualità dei giocatori a sua disposizione


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Perdendo contro il Verona di Juric, meritevole anche lui di nostra “doglianza vedovile” visto il gioco ed il carattere dei gialloblu, Davide Nicola ha chiuso il trittico di partite-provino nelle quali avrebbe dovuto valutare la qualità dei giocatori a sua disposizione prima di discutere di calciomercato con la dirigenza rossoblu.

In queste tre partite si sono visti pregi e difetti già noti a noi che seguiamo il Grifone, ma ciò che conta è che li abbia verificati di persona anche il nostro allenatore, che abbia potuto capire quali sono i calciatori che si adattano alle sue idee di calcio e quali sono i ruoli che necessitano di nuovi arrivi.

Nonostante Nicola abbia fatto ruotare un po’ tutta la rosa, a Verona di certo hanno pesato le fatiche delle tre partite in otto giorni.
Soprattutto i 120 minuti con i granata hanno lasciato molte scorie nelle gambe di chi ha giocato anche contro i gialloblu dopo solo due giorni di distanza dalla nottata di Coppa Italia.

Ma per giocare contro questo Verona è necessario schierare i giocatori che vantano il migliore stato psico-fisico possibile, perché Juric in terra veneta è riuscito a compiere ciò che invece a Genova non è stato all’altezza di fare, ovvero proporre schemi e spirito propri del suo grande Maestro Giampiero Gasperini: il suo Verona ha una aggressività ed una velocità di gioco tipica del miglior GaspaGenoa, il centrocampo tritura l’avversario, la difesa è sempre copertissima, l’attacco è rapido e non lascia mai riferimenti sicuri.

Son stati ben tre i tentativi Juric di proporre un GaspaGenoa2.0 ed altrettanti i suoi fallimenti quando ha allenato la nostra squadra.
Per noi tifosi vedere l’attuale Grifone incastrato in fondo alla classifica, mentre Verona ed Atalanta danno spettacolo ed ottengono risultati che vanno aldilà delle più rosee aspettative, è una punizione troppo grande e che non meritiamo.

Fa ancora più rabbia pensare che Juric ha fondato la sua squadra su tre giocatori scartati dal Genoa e spesso fischiati dalla nostra gente: Günter, (e soprattutto) Veloso e Lazovic sono stati fondamentali anche nella partita contro il Grifone di Nicola.
Questi tre giocatori, assieme ad altri onesti calciatori senza “grande nome” ma con “tanta fame”, hanno dimostrato come con le idee, con i muscoli, con i polmoni e con il cuore si possono ottenere risultati straordinari.

Guarda caso idee, muscoli, polmoni e cuore sono stati gli stessi ingredienti che hanno portato il GaspaGenoa ad eccellere nel panorama calcistico nazionale, mentre oggi la nostra triste realtà è questa, e con questa dobbiamo fare i conti.
Ed allora facciamoli.

Il Genoa di Nicola fino al termine del primo tempo di Verona era apparso in crescita partita dopo partita: brutto, sporco e cattivo contro il Sassuolo; generoso, combattivo ed a tratti anche bello contro il Torino; ordinato, combattivo e pungente nei primi quarantacinque minuti di Verona.

Proprio alla fine del primo tempo contro l’Hellas, nonostante il grande movimento degli scaligeri, il Grifone era in vantaggio grazie ad un gol arrivato sull’asse Cassata-Barreca-Sanabria, ovvero giocatori criticati e sottovalutati.
Che bello rivedere un Genoa grintoso che lotta, che si difende coi denti e che punge in contropiede!
Che bello rivedere le parate di Perin!
Sembrava che il Genoa di Nicola avesse messo la quinta per staccarsi dal fondo della classifica.

Invece nel secondo tempo è emersa sempre più la grande freschezza atletica dei gialloblu mentre è crollata la condizione fisica del Grifone.

Complici della sconfitta anche le sostituzioni sbagliate di Nicola: togliendo Schöne, Pandev e Sanabria il Mister ha levato dal campo i tre giocatori più positivi della serata, mentre l’ingresso di Behrami per il danese ha lasciato la mediana in balia dei gialloblu, perché lo svizzero e Sturaro sono entrambi in uno stato di forma precario, mentre gli esterni Barreca e Ankersen sono stati costretti a svolgere solo il ruolo di quinti difensivi.

Addirittura peggiori sono state le prove degli altri due cambi fatti dal nostro allenatore, perché Agudelo (invisibile) e Favilli (isolato, stanco e nervoso) di fatto non hanno mai creato grattacapi alla difesa gialloblu.

In questa giornata di campionato in fondo alla classifica non abbiamo perso solo noi ma anche le altre ultime due squadre (Brescia e SPAL), ma il rischio che le squadre che ci precedono si allontanino troppo è alto, quindi occorre al più presto cercare di metterci sotto in graduatoria anche il Lecce.

Per far punti e risalire posizioni Nicola avrà bisogno di nuovi arrivi di peso all’interno della nostra rosa, ma mentre le avversarie stanno investendo parecchi quattrini nel mercato di riparazione, la nostra Società si sta facendo sfuggire diversi nomi interessanti che si stanno accasando altrove.

Il casting è terminato, ma ora che film vedremo?

E voi cosa ne pensate?
Commentate qui sotto, fateci conoscere il vostro parere!
Alè Genoa!

Andrea Moresi – Genoa Club Portuali Voltri

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