Genoa 126: gli auguri dei grandi ex rossoblù e dei club

Da Milito, Perin, Frey, Carparelli, Onofri e Corradi a "Ruspa" Testoni


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Quando ho iniziato a giocare a pallone, ho sempre inseguito il mio sogno di diventare calciatore, con determinazione e grinta a 18 anni calcavo i primi campi di serie A. Poi sono approdato al genoa, che militava nel campionato di serie B. Non avrei mai pensato di diventarne il capitano. Sono stati anni difficili, la società aveva seri problemi, e le contestazioni erano tante, troppe. Genova è una piazza bellissima, ma anche davvero tosta. Quando avevamo noi i problemi erano ancora gli anni “ degli schiaffi” e delle minacce. Eppure, seppur difficile, sentivo il peso di quella fascia al braccio, ma ho sempre messo la faccia. Sapete quanti confronti ho fatto con voi tifosi? Potrei stare ore e ore qua a scrivere… Questo per dirvi che so perfettamente cosa significa trovarsi in queste situazioni. Sono momenti che sembrano non passare mai… Ed io di fasce al braccio ne ho portate, sapete? Ma senza togliere niente alle altre , al genoa è stato qualcosa di unico e speciale. Quante notti passate senza prendere sonno, quante volte sono stato con la paura di sbagliare. Quante volte sono stato con la paura di cadere nel baratro. Ma poi sentivo l’abbraccio della Nord dopo un mio goal, quel coro caloroso che solo i genoani possono dare… E l’ho sentito per ben 41 volte, lo sapete vero? Eppure ogni volta era un brivido diverso. Perché il genoa ha un mondo tutto suo, e chi non ha mai potuto provare quello che io sto cercando di raccontare , non lo potrà mai capire. Per questo vorrei solo dirvi GRAZIE, GRAZIE per tutto quello che mi avete fatto vivere. TANTI AUGURI  GRANDE GENOA ❤️?

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