Decreto Crescita, il calcio vuole mantenerlo. Il Governo: «Disposizioni invariate»

Il beneficio fiscale è in vigore dal 2019

Figc Serie A Genoa calcio Figc Decreto Crescita
Il pallone della Serie A 2023-2024 (foto di Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Imbarazzo nel Governo sul tema degli “impatriati” sportivi, ossia i lavoratori professionisti di ritorno in Italia a fronte di vantggi fiscali previsti dal Decreto Crescita, introdotto nel 2019. Ieri, al termine del Consiglio dei Ministri che ha svelato la Manovra di Bilancio 2024, il Ministero dell’Economia e Finanze aveva pubblicato il comunicato stampa che tra le novità presentava il tema dei impatriati: la prima proposta di bozza della Manovra modificava il Decreto Crescita (in particolare introducendo un tetto ai redditi pari a 600mila euro per poter essere sfruttata) contemplando anche gli sportivi professionisti tra i soggetti privati del beneficio fiscale. Il Governo ha diramato una nota ufficiale che rassicura il mondo dello sport e del calcio italiano: «Invariate le disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.