Correva l’anno 1906: il 17 gennaio nasceva El Filtrador

Sarebbe arrivato al Genoa ventiquattrenne, capocannoniere del primo Mondiale nella storia del calcio

Stabile Genoa
Guillermo Stabile con la maglia del Genoa (Foto da Wikipedia)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Genova. Nell’ottobre del 1930, dopo alcuni anni di lavori, veniva inaugurata la nuova Stazione Marittima. Era una fase storica di vaste migrazioni, di grandi transatlantici e di linee oceaniche. In quello stesso anno, per esempio, erano iniziati i lavori del Rex, destinato alla rotta Genova-New York, mentre altre navi come la Conte Rosso battevano la linea Genova-Napoli-Montevideo-Buenos Aires. La vecchia Stazione Marittima era ormai inadatta al massiccio movimento dei passeggeri e la città ne aveva costruita una nuova, quella che, con questa veste architettonica, è arrivata ai giorni nostri.

Il 1930 fu anche l’anno del primo campionato del mondo vinto dall’Uruguay, a conclusione di un ciclo che aveva visto i sudamericani vincere la Coppa America nel 1923 e le Olimpiadi del ’24 e del ’28.

La principale sede di quel mondiale, fu lo Stadio del Centenario di Montevideo, ma alcune partite, tra cui quella inaugurale tra Stati Uniti e Belgio, si tennero anche al Gran Parque Central, dove, come ho già avuto modo di dire, il Genoa aveva giocato contro la nazionale uruguagia sette anni prima. E il cannoniere di quel mondiale era stato Guillermo Stabile, con otto gol.

Stabile, “El Filtrador”. Questo soprannome derivava dalla sua genialità nel penetrare in area avversaria eludendo gli interventi dei difensori rivali. L’attaccante argentino aveva giocato sei stagioni nell’Huracán, dal 1924 al 1930. E in quei sei anni, giocando circa 120 partite, aveva fatto un centinaio di gol.

Si dice che al Mondiale del ’30 Stabile fosse partito riserva di Manuel Ferreira. In effetti saltò il primo incontro. Ma, l’indisponibilità di Cherro portò ad una ridefinizione degli assetti interni dell’albiceleste: Ferreira fu spostato alla mezzala sinistra e Stabile fece il suo esordio mondiale da centravanti. Il suo bilancio fu di una tripletta col Messico, 2 reti con il Cile, 2 gol agli Stati Uniti e uno all’Uruguay, nella finale. Credo che neppure Maradona o Messi siano stati capaci di fare meglio ai Mondiali.

Nella finale, Stabile aveva segnato il gol del due a uno, punteggio con cui si era chiuso il primo tempo. Ma nella ripresa gli uruguagi fecero una rimonta, segnando tre gol, e vinsero il titolo.

Poi, il 14 novembre del 1930, Guillermo Stabile fu acquistato dal Genoa. El Filtrador arrivò un venerdì a bordo del transatlantico “Conte Rosso”. La gente del porto lo salutò a centinaia quando era ancora a poppa della nave, mentre, secondo i resoconti dei quotidiani dell’epoca, migliaia di tifosi lo aspettarono fuori dalla Stazione Marittima per acclamarlo.

In effetti, nella stampa dell’epoca possiamo leggere che: “Il calciatore Stabile è giunto a Genova accolto dall’entusiasmo di migliaia di tifosi. Il campione calcistico italo-argentino, nella virtù del quale i genovesi sperano la resurrezione della squadra del cuore è giunto ieri, accolto da una massa imponente di sportivi, come un vero trionfatore. Guillermo Stabile è sbarcato ieri alla Stazione Marittima da bordo del “Conte Rosso”. La nave sta per attaccarsi alla banchina di Ponte dei Mille. I terrazzi della grandiosa nuova Stazione Marittima sono gremiti da sportivi e dai rappresentanti della Colonia italo-argentina a Genova, in modo veramente inverosimile. Stabile che è a poppa della grande nave, vicino al Cavalier Sanguineti, è presto individuato e salutato da una lunga ovazione […]

Le operazioni di dogana e all’ufficio passaporti si svolgono rapide e Stabile e la sua signora sono presto nell’automobile […] Quando la folla che all’uscita della Stazione Marittima è di parecchie migliaia di persone si accorge che il campione è a portata di mano avviene il finimondo. Tutti vorrebbero stringere la mano a Stabile che appare sorpreso e commosso dalla accoglienza”.

Due giorni dopo il Genoa vinse contro il Bologna, tre a uno con una tripletta del fuoriclasse argentino.

Lo stesso giornale appena ricordato, tre giorni dopo pubblica il resoconto della partita:

“La clamorosa vittoria del Genoa sul Bologna. Fra tutti i risultati dell’ottava giornata, uno solo interessa in modo speciale il pubblico genovese […] il risultato dell’incontro tra Genova 1893 e Bologna, disputato sul terreno di via del Piano, affollato fino all’inverosimile e vinto dal primo in modo nettissimo per tre a uno […] L’inclusione di Stabile in squadra ha portato i suoi benefici effetti. Il bruno italo-argentino oltre ad avere conquistato la difficile vittoria, marcando tre magnifici punti, ha dato per tutta la partita un’impronta di insolita vivacità”.

Anche “La Gazzetta dello Sport” aveva sottolineato la straordinaria partecipazione di pubblico per la partita di esordio di Stabile: “L’incontro tra Genova e Bologna ha richiamato sul campo di Marassi una folla stragrande, forse mai vista e difficilmente riscontrabile in avvenire. L’incasso della giornata è stato un record e la folla ha provato le migliori emozioni constatando come quello che è diventato di colpo il suo beniamino sia veramente un fuoriclasse.

Il primo gol: dal centro, Albertoni opera un perfetto allungo a Banchero. Questi, di testa, devia la palla al centro. Stabile ha un guizzo, irrompe come una saetta, compie cinque o sei metri in piena velocità e prima che i terzini bolognesi gli giungano addosso scocca un tiro preciso e imparabile che manda la palla nella rete di Cassetti. La folla è tutta in piedi, acclamante e Stabile è sepolto sotto la valanga dei compagni.

Il secondo gol: non sono passati forse trenta secondi dal fischio di partenza: Albertoni manda al centro un eccellente pallone sul quale Baldi tenta il rinvio. Ma il lungo bolognese sbaglia il tempo e fallisce il calcio. Dietro di lui è appostato Stabile che raccoglie al volo e indirizza irresistibilmente in rete. Nuova ondata di clamori all’indirizzo del prodigioso atleta.

Il terzo gol: ed ecco che il Genova completa il bottino, ancora per merito del suo centroattacco. Burlando fugge lungo la linea laterale, scarta Gasperi e mette al centro; il tiro di Stabile è tanto forte che Cassetti, dopo avere acciuffata la palla, se la vede sfuggire di mano e rotolare in rete. La folla sottolinea con applausi entusiastici e con sventolio di fazzoletti il trionfale debutto del suo grande campione”.

Come abbiamo visto all’inizio, Stabile era stato acquistato dall’Huracán e, come ho già avuto modo di dire in un altro articolo (vedi link più in basso), al Genoa segnalò tre suoi compagni di squadra: Juan Pratto, Alejandro Giglio (che nel frattempo era passato al River Plate) e Juan Spósito (chiamato anche Esposito o Esposto).

Il Genoa a trazione argentina avrebbe potuto essere un grande Genoa, ma un infortunio del Filtrador cambiò in qualche modo i destini del Grifo.

Il tabellino della partita

Genova, 16 novembre 1930. Stadio di via del Piano

Genoa-Bologna 3-1

Marcatori: Stabile (G), tre gol: 30′, 46′ e 70′; Pitto (B): un gol, 75′.

Arbitro: Mattea, di Casale.

Genova 1893: Bacigalupo, Lombardo, Spigno, Barbieri, Albertoni, Burlando, Patri, Bodini, Stabile, Banchero, Rosso.

Bologna: Cassetti, Monzeglio, Gasperi, Pitto, Baldi, Montesanto, Maini, Fedullo, Della Valle, Reguzzoni, Muzioli.

Nota bene: la maggior parte dei siti italiani e di lingua spagnola indica nel 1905 l’anno di nascita di Guillermo Stabile. L’enciclopedia on line dell’Huracán riporta invece il 1906 ed è per questo che nel titolo ho indicato quell’anno. Naturalmente potrebbe anche trattarsi di un semplice errore di battitura, quindi il dato va preso con beneficio di inventario.

Nelle foto: l’arrivo di Stabile a Genova, un momento della sua partita di esordio contro il Bologna, Stazione Marittima di Genova negli anni Trenta.

In questo link l’articolo sugli altri genoani dell’Huracán

Massimo Prati: classe 1963, genovese e Genoano, laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova, con il massimo dei voti. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora come insegnante. Autore di un racconto, “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, pubblicata nel 2004 dalla casa editrice Fratelli Frilli; di un libro intitolato “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, edito nel 2017 dalla Nuova Editrice Genovese; di un lavoro sulla storia del calcio intitolato “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019; di una ricerca storica dal titolo “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020; della seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2020; coautore del libro di didattica dell’italiano “Imbarco Immediato”, Fanalex Publishing, Ginevra 2021 e, infine, del romanzo “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”, Urbone Publishing, 2021.

È anche autore di numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893” e “GliEroidelCalcio”.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.