14 novembre 1930: arriva “El Filtrador”

Il campione argentino giocò tre giorni dopo contro il Bologna, segnando tre gol con cui il Genoa vinse

Filtrador Stabile

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Tratto da “I Racconti del Grifo”: 1930-1931. Per il Genoa, stagione Huracán.

Nell’ottobre del 1930, dopo circa cinque o sei anni di lavori, veniva inaugurata la nuova Stazione Marittima. Quella era una fase storica di vaste migrazioni, caratterizzata dalla costruzione di grandi transatlantici e dalla creazione di numerose linee oceaniche. In quello stesso anno, per esempio, erano iniziati i lavori del Rex, destinato alla rotta Genova-New York, mentre altre navi come la Conte Rosso battevano la linea Genova-Napoli-Montevideo-Buenos Aires. La vecchia Stazione Marittima di Genova era ormai inadatta al massiccio movimento dei passeggeri e la città ne aveva costruito una nuova, quella che, con questa veste architettonica, è arrivata ai giorni nostri.

Come, abbiamo già avuto modo di vedere, il 1930 fu anche l’anno del primo campionato del mondo vinto dall’Uruguay, a conclusione di un ciclo che aveva visto i sudamericani vincere la Coppa America nel 1923, nel 1924 e nel 1926 e le Olimpiadi del ’24 e del ’28.

La principale sede di quel mondiale, fu lo Stadio del Centenario di Montevideo, ma alcune partite, tra cui quella inaugurale fra Stati Uniti e Belgio, si tennero anche al Gran Parque Central, dove proprio il Genoa aveva giocato contro la nazionale uruguagia sette anni prima. E il cannoniere di quel mondiale era stato Guillermo Stabile, con otto gol.

Stabile, “El Filtrador”. Questo soprannome derivava dalla sua genialità nel penetrare in area avversaria eludendo gli interventi dei difensori rivali. L’attaccante argentino aveva giocato sei stagioni nell’Huracán, dal 1924 al 1930. E in quei sei anni, giocando circa 120 partite, aveva fatto un centinaio di gol.

Si dice che al Mondiale del ’30 Stabile fosse partito riserva di Manuel Ferreira. In effetti, il nostro argentino saltò il primo incontro. Ma, l’indisponibilità di Cherro portò ad una ridefinizione degli assetti interni dell’albiceleste: Ferreira fu spostato alla mezzala sinistra e Stabile fece il suo esordio mondiale da centravanti. Il suo bilancio fu di una tripletta col Messico, 2 reti con il Cile, 2 gol agli Stati Uniti e uno all’Uruguay, nella finale. Credo che neppure Maradona o Messi siano stati capaci di fare meglio ai Mondiali.

Nella finale, Stabile aveva segnato il gol del due a uno, punteggio con cui si era chiuso il primo tempo. Ma nella ripresa gli uruguagi fecero una rimonta, segnando tre gol, e vinsero il titolo.
Poi, il 14 novembre del 1930, Guillermo Stabile fu acquistato dal Genoa. “El Filtrador” arrivò un venerdì a bordo del transatlantico “Conte Rosso”. La gente del porto lo salutò a centinaia quando era ancora a poppa della nave, mentre, secondo i resoconti dei quotidiani dell’epoca, migliaia di tifosi lo aspettarono fuori dalla Stazione Marittima per acclamarlo.

In effetti, nella stampa dell’epoca possiamo leggere che: “Il calciatore Stabile è giunto a Genova accolto dall’entusiasmo di migliaia di tifosi. Il campione calcistico italo-argentino, nella virtù del quale i genovesi sperano la resurrezione della squadra del cuore è giunto ieri, accolto da una massa imponente di sportivi, come un vero trionfatore. Guillermo Stabile è sbarcato ieri alla Stazione Marittima da bordo del “Conte Rosso”. La nave sta per attaccarsi alla banchina di Ponte dei Mille. I terrazzi della grandiosa nuova Stazione Marittima sono gremiti da sportivi e dai rappresentanti della Colonia italo-argentina a Genova, in modo veramente inverosimile. Stabile che è a poppa della grande nave, vicino al Cavalier Sanguineti, è presto individuato e salutato da una lunga ovazione […] Le operazioni di dogana e all’ufficio passaporti si svolgono rapide e Stabile e la sua signora sono presto nell’automobile […] Quando la folla che all’uscita della Stazione Marittima è di parecchie migliaia di persone si accorge che il campione è a portata di mano avviene il finimondo. Tutti vorrebbero stringere la mano a Stabile che appare sorpreso e commosso dall’accoglienza”.

Due giorni dopo il Genoa vinse contro il Bologna, tre a uno con una tripletta del fuoriclasse argentino. Lo stesso giornale appena ricordato, tre giorni dopo pubblicava il resoconto della partita:

“La clamorosa vittoria del Genoa sul Bologna. Fra tutti i risultati dell’ottava giornata, uno solo interessa in modo speciale il pubblico genovese […] il risultato dell’incontro tra Genova 1893 e Bologna, disputato sul terreno di via del Piano, affollato fino all’inverosimile e vinto dal primo in modo nettissimo per tre a uno […] L’inclusione di Stabile in squadra ha portato i suoi benefici effetti. Il bruno italo-argentino oltre ad avere conquistato la difficile vittoria, marcando tre magnifici punti, ha dato per tutta la partita un’impronta di insolita vivacità”.

Anche “La Gazzetta dello Sport” aveva sottolineato la straordinaria partecipazione di pubblico per la partita di esordio di Stabile: “L’incontro tra Genova e Bologna ha richiamato sul campo di Marassi una folla stragrande, forse mai vista e difficilmente riscontrabile in avvenire. L’incasso della giornata è stato un record e la folla ha provato le migliori emozioni constatando che come quello che è diventato di colpo il suo beniamino sia veramente un fuoriclasse.

Il primo gol: dal centro Albertoni opera un perfetto allungo a Banchero. Questi, di testa, devia la palla al centro. Stabile ha un guizzo, irrompe come una saetta, compie cinque o sei metri in piena velocità e prima che i terzini bolognesi gli giungano addosso scocca un tiro preciso e imparabile che manda la palla nella rete di Cassetti. La folla è tutta in piedi, acclamante e Stabile è sepolto sotto la valanga dei compagni.

Il secondo gol: non sono passati forse trenta secondi dal fischio di partenza: Albertoni manda al centro un eccellente passaggio sul quale Baldi tenta d’intervenire. Ma il lungo bolognese sbaglia il tempo e fallisce il calcio. Dietro di lui è appostato Stabile che raccoglie al volo e indirizza irresistibilmente in rete. Nuova ondata di clamori all’indirizzo del prodigioso atleta.
Il terzo gol: ed ecco che il Genova completa il bottino, ancora per merito del suo centroattacco. Burlando fugge lungo la linea laterale, scarta Gasperi e mette al centro; il tiro di Stabile è tanto forte che Cassetti, dopo avere acciuffata la palla, se la vede sfuggire di mano e rotolare in rete. La folla sottolinea con applausi entusiastici e con sventolio di fazzoletti il trionfale debutto del suo grande campione”.

Come abbiamo visto all’inizio, Stabile era stato acquistato dall’Huracán e, come ho già avuto modo di dire in un’altra circostanza, al Genoa segnalò tre suoi compagni di squadra: Juan Pratto, Alejandro Giglio (che nel frattempo era passato al River Plate) e Juan Spósito (chiamato anche Esposito o Esposto).

Alejandro Giglio e Juan Spósito arrivarono all’inizio del 1931, ma già verso la fine del ’30 la stampa parlava del loro arrivo. Nel numero de “La Gazzetta dello Sport” del 28 dicembre possiamo infatti leggere: “ALTRI ITALO-ARGENTINI AL GENOVA 1893. A proposito della notizia diramata dall’Agenzia Americana circa le trattative iniziate dal Genova per l’ingaggio di un noto mediano italo-argentino, stando alle voci che circolano potrebbe trattarsi del centro sostegno Giglio, già dell’Huracán e proveniente dal River Plata. Si parla inoltre della imminente venuta di un attaccante, e precisamente del mezzo destro Esposito dell’Huracan, del quale abbiamo già parlato. Poiché la stagione calcistica argentina sta terminando proprio in queste settimane, i giocatori in parola potrebbero raggiungere Genova entro il prossimo gennaio, in modo da poter prendere posizione prima che si inizi la seconda metà del campionato”.
Nello stesso giorno in cui usciva il suddetto articolo, il 28 dicembre 1930, Juan Pratto faceva il suo esordio nel Genoa. Il debutto ebbe luogo in occasione di un’amichevole con il club ungherese del Ferencváros.

La partita, in base alle cronache, fu a luci e ombre: non completamente entusiasmante ma comunque a tratti brillante, con una buona capacità degli ungheresi di costruire azioni offensive ma, al contempo, con non poche loro difficoltà a sfruttare le occasioni in termini realizzativi. Sull’altro versante, buona capacità difensiva del Genoa e altrettanto buona capacità dei rossoblù di ripartire rapidamente con azioni di contropiede.

Degno di nota che i resoconti mettano in evidenza la presenza di “una folla accorsa in stragrande numero alla partita (il campo di Marassi era gremito all’inverosimile per assistere al debutto del nuovo terzino dei rosso-blù). L’italo-argentino, un giovane aitante, molto veloce, ha disputato un primo tempo in ombra, visibilmente attanagliato dall’emozione. Nella seconda parte del match si è però ripreso ed ha confermato la sua classe con alcuni salvataggi di stile e con rimandi non eccessivamente potenti ma in compenso molto precisi.
Chi ha sbalordito è stato Stabile, indubbiamente la figura più interessante nel quadro della partita. Potendo finalmente giocare senza i soliti guardiani, il minuscolo centrattacco si è esibito in una serie di virtuosità, di volate, di scarti, di rovesci impeccabili alle ali, di fulminei tiri a rete”.

L’articolo continua segnalando che della squadra ospite si è messo in evidenza l’intero attacco e in particolare il centravanti Turai, oltre al centromediano Luka. Gli ungheresi erano passati in vantaggio dopo solo quattro minuti di gioco, proprio con un gol di Turai. Un paio di minuti dopo, gli ungheresi avevano preso un palo, su colpo di testa di Kohut.

Poi il Genoa era progressivamente cresciuto e alla mezz’ora aveva raggiunto il pareggio: azione iniziata da Levratto, proseguita da Casanova e conclusa con un tiro al volo di Stabile. Sei minuti dopo, manovra per certi aspetti speculare a quella del primo gol: stavolta è Stabile che inizia l’azione e Levratto conclude a rete. A sancire la supremazia rossoblù, il Genoa ha ancora tempo di battere due calci d’angolo prima dell’intervallo.

La ripresa inizia sullo stesso tenore: incursione di due rossoblù, fuga di Notti sulla fascia, Levratto si accentra e, per citare l’autore dell’articolo, ” la mette dentro con una delle sue celebri cannonate”. Per il resto della partita non succede più niente a livello di occasioni da gol.
Il cronista segnala però che un giocatore magiaro era stato espulso per gioco falloso ma il tecnico degli ungheresi aveva fatto entrare un altro loro calciatore di nascosto. Era stato il pubblico, con grida e proteste durate svariati minuti ad allertare il direttore di gara. Poi, ad un minuto dalla fine un altro ungherese veniva espulso e il Ferencváros finiva in nove.

Curiosamente, anche il Genoa in quella stagione era sotto la guida di un allenatore ungherese. Si trattava di Géza Székány. Secondo Edilio Pesce, il tecnico ungherese era soprannominato “Mister Aspirina” perché somministrava compresse come fossero dei toccasana.

Alla fine di quella stagione il Genoa sarebbe arrivato quarto in classifica, dietro a Juventus, Roma e Bologna. Ma l’allenatore ungherese non fu riconfermato. Comunque, in generale, il Genoa a trazione argentina avrebbe potuto essere un grande Genoa, ma un infortunio del Filtrador cambiò in qualche modo i destini del Grifo.

Il tabellino della partita di esordio di Stabile.
Genova, 16 novembre 1930
Stadio di via del Piano

Genoa-Bologna 3-1
Marcatori: Stabile (G): tre gol: 30′, 46′ e 70′ ; Pitto (B): un gol, 75′.
Arbitro: Francesco Mattea, di Casale.
Genova 1893: Bacigalupo, Lombardo, Spigno, Barbieri, Albertoni, Burlando, Patri, Bodini, Stabile, Banchero, Rosso.
Bologna: Cassetti, Monzeglio, Gasperi, Pitto, Baldi, Montesanto, Maini, Fedullo, Della Valle, Reguzzoni, Muzzioli.

Il tabellino della partita di esordio di Pratto.
28 Dicembre Genova.
Stadio di via del Piano.

Genova 1893-Ferencvàros 3-1 (primo tempo: 2-1)
Marcatori: 4′ Turai, 28′ Stabile, 36′ e 49′ Levratto.
Arbitro: Professor Carlo Garbieri, di Genova.
Genova: Bacigalupo, Lombardo (46′, Gilardoni), Pratto, Barbieri, Albertoni, Frisoni, Patri, Banchero (46′, Notti), Stabile, Casanova, Levratto. Allenatore: Géza Székány
Ferencvàros: Hàda, Korànji, Papp, Obitz, Luka II, Làràr, Tàncos, Sedlacek, Turai, Toldi, Kohut. Allenatore: Zoltán Blum.

Massimo Prati «I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova. 1893-2023. 130 Anni di Storia del Calcio in Italia e nel Mondo», libro non illustrato, Urbone Publishing 2023, 60 racconti di cui 6 inediti, una nuova prefazione, 130 tabellini di partite giocate dal 1898 al 2023, 460 pagine, 20 euro.

Per comprare la quarta edizione dei Racconti del Grifo (non illustrata):

I RACCONTI DEL GRIFO QUARTA EDIZIONE

Note sull’autore
Laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Studi Post-Laurea, nel 2004 e nel 2005, presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Ginevra, nell’ambito del DEA (Diplôme d’Études Approfondies) e, nel 2017, al St Clare’s College di Oxford (Teacher of English Language and Literature). Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora per il Dipartimento dell’Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra.

Pubblicazioni: “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, Fratelli Frilli Editori, 2004. “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Nuova Editrice Genovese, 2017. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano 1887-1915”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020. Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2020. Coautore di “Imbarco Immediato. Didattica della Lingua Italiana”, Fanalex Publishing, Ginevra, 2021. “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”, Urbone Publishing, 2021. “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”, Urbone Publishing, 2022. “Les Suisses Pionniers du Football Italien”, Mimésis Éditions France, 2022. Terza edizione e quarta edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2019 e 2023.

Prossima uscita (25 novembre 2023): “Il Calcio Anni ’70. Secondo Volume 1975-1977”, Urbone Publishing.

Ha scritto anche numerosi articoli di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “PianetaGenoa” e “GliEroidelCalcio”.

I suoi libri fanno parte delle collezioni e dei cataloghi delle biblioteche e degli archivi seguenti: Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Archivio di Stato di Ginevra, Biblioteca Centrale Di Ginevra (Bibliothèque de la Cité), Archivio della Produzione Editoriale della Regione Lombardia, Archivio Legisport Marsiglia, Biblioteca Universitaria di Parigi (École Normale Supérieure), Biblioteca Universitaria di Ginevra (Unimail), Biblioteca Universitaria di Losanna, Biblioteca Universitaria di Friburgo, Biblioteca Universitaria di Berna, Biblioteca Universitaria di Genova, Biblioteca Universitaria d’Artois-Alta Francia, Biblioteca Municipale di Neuchâtel, Biblioteca dello Sport di Ginevra, Biblioteca Municipale Eaux-Vives di Ginevra, Biblioteca Cantonale di Losanna, Biblioteca Cantonale di Porrentruy (Jura), Biblioteca Società Dante Alighieri di Basilea, Centro Internazionale di Studi sullo Sport di Neuchâtel, Biblioteca Centrale di Genova (Civica Biblioteca Berio), Biblioteca Centrale di Milano (Biblioteca Comunale Sormani), Biblioteca Centrale di Torino (Civica Biblioteca), Biblioteca Municipale di Genova Aurelio Saffi, Biblioteca Civica di Venezia, Biblioteca Comunale di Castello Venezia, Biblioteca Scuola Camignolo di Bironico, distretto di Lugano, Biblioteca Liceo Artistico Paul Klee di Genova, Biblioteca Liceo Artistico Niccolò Barabino di Genova.

Genoa Pianetagenoa1893.net Gilardino Gudmundsson

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.