Braglia: «Vigorito? Mancano idee chiare sul ruolo del portiere»

«Concordo con il prof. Bassetti: il caso Genoa può esere la "Waterloo" dei tamponi»

Braglia Genoa
Simone Braglia (dalla sua pagina Facebook)

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Intervenuto durante la trasmissione “We are Genoa” in onda su Telenord, Simone Braglia è tornato sulla positività dei quattordici tesserati rossoblù: «La positività di Perin? Tutto ciò che ne è conseguito è la mancanza di un regolamento federale. Per me Genoa-Torino non si deve giocare. Concordo con il prof. Bassetti, il caso Genoa può essere la “Waterloo” dei tamponi così intesi. Bisogna capire se i calciatori positivi siano capaci di infettare o meno altri compagni di squadra».

«Marchetti? Le cause della sconfitta del San Paolo non sono dipese esclusivamente da lui. Può avere una corresponsabilità con Pellegrini sul primo gol di Lozano: negli altri cinque mi è parso un tordo impallinato. Faccio più una colpa ai centrocampisti che hanno concesso dei tiri al Napoli a sei, sette metri da Marchetti. Da tempo dico che questa squadra non può giocare con il 3-5-2: non capisco perché Maran, dopo il secondo e terzo gol subito, non abbia cambiato disposizione in campo» aggiunge l’ex portiere del Genoa.

«Mauro Vigorito? C’è un po’ di caos, bisogna avere le idee chiare quando si parla del ruolo del portiere: l’anno scorso a Lecce ha giocato poco, qualcosa vorrà pur dire. Vigorito sarà il quarto portiere del Genoa e questo può creare un dualismo dannoso. Ripeto quanto detto settimana scorsa, a Napoli avrei dato fiducia a Zima» chiosa Braglia.

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