ESCLUSIVA PG, BRAGLIA: “Piatek come Massaro. Marchetti? Carpe diem…”

"Federico ha esagerato nei modi e nell'enfasi dopo una brutta sconfitta. Radu ha personalità ma aspetto a giudicarlo" spiega l'eroe di Anfield

Braglia Genoa Piatek
Simone Braglia (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Cambio della guardi…ola rossoblù. Fuori Marchetti, dentro Andrei Radu. La scelta l’ha fatta Ballardini contro il Chievo Verona (gol vittoria di Piatek). Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Simone Braglia, l’eroe di Anfield Road, per un parere sulle recenti evoluzioni tra i pali del Grifone.

Che impressione le ha fatto Radu al debutto? «Ha delle qualità e una buona personalità ma detto questo un portiere non si giudica dopo una sola partita. Tra l’altro Genoa-Chievo è stato un match relativamente tranquillo per Radu. Aspetto almeno un mese per capire se potrà fare ciò che non ha fatto Marchetti».

Quindi a Frosinone ancora spazio a Radu? «Sì, avrebbe poco senso cambiare ancora il portiere. É un ruolo delicatissimo dove la competizione va gestita con cura: ricordo che Bagnoli era chiarissimo fin da subito con noi, c’era il n.1 e il n.12 in squadra. Il calcio, da questo punto di vista, non è cambiato».

Braglia, concorda con la scelta di deporre Marchetti, anche temporaneamente? «Concordo con la sostituzione se il portiere titolare ha degli scadimenti di forma, però fatemi dire due cose su Marchetti. É troppo semplicistico scaricargli le colpe dei gol: a Roma gli imputo solo l’1-0 (poteva uscire sulla “torre” in direzione di Caicedo), nelle altre situazioni non poteva farci nulla. In secondo luogo, ritengo che i problemi in porta per il Genoa nascano a monte: non avrei mai fatto tali scelte di mercato in estate, e l’ho sempre sostenuto».

Secondo lei Marchetti ha pagato gli eccessi del dopo partita sotto la curva laziale? «Non vedo il problema, è andato a salutare i suoi ex tifosi regalando la maglia: ha esagerato nei modi e nell’enfasi dopo una brutta sconfitta. Carpe diem, bisogna sapere cogliere l’attimo. Si può fare tutto e il contrario di tutto, però senza perdere di vista il contesto».

Capitolo Piatek. Come si possono leggere anticipatamente i suoi tiri in porta? «Il polacco mi ricorda Daniele Massaro, la mia bestia nera quando giocavo. Era indecifrabile, un uomo d’area con un innato fiuto del gol. Piatek gli somiglia molto, in più ha una cattiveria in fase di tiro veramente impressionante: sa sempre mettere la palla dove il portiere non può arrivare. É un bomber di razza. I gol che ha fatto sono tutto merito suo, nessuna colpa a chi deve parare. Meglio per il Genoa…».

Alessandro Legnazzi

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