Avvocato Grassani: «Play-off e play-out siano l’extrema ratio»

«I tifosi abbonati hanno subito un danno: compensazione o risarcimento le uniche alternative»

Grassani Serie A

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Intervenuto a Primocanale durante la trasmissione “Derby in Terrazza” l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, è tornato sulla ripresa della Serie A e B al 20 giugno: «Se i campionati riprenderanno, il contenzioso nei tribunali diminuirà verso lo zero. Viceversa, gli incidenti di percorso e gli algoritmi che eventualmente potrebbero definire le classifiche aumenterebbero gli strascichi giudiziari».

Un passo sulla riforma della giustizia sportiva: «L’art. 211-quater del decreto è una misura eccezionale a una situazione eccezionale, inoperosa dal 2003 quando si allargò il campionato di Serie B. La disposizione introduce la delega governativa che attribuisce ai quarantaquattro presidenti federali riconosciuti dal Coni il potere di derogare le norme dell’ordinamento sportivo – compresi anche i critieri meritocratici “di campo” – per portare a termine la stagione sportiva. Il presidente federale, perciò, può scegliere la modalità di conclusione del campionato (play-off e play-out) in caso d’impossibilità di ripresa. La giustizia diventa di grado unico al Collegio di Garanzia del Coni e, in sede ordinaria, al Tar del Lazio: una mossa per uniformare contenziosi e pronunce».

«Ragionare sulle formule alternative per la conclusione del campionato è un passo in avanti. Almeno parliamo di calcio. Algoritmi e formule matematiche devono essere l’extrema ratio. Incrociamo le dita, altrimenti il campionato non finirebbe più e nuocerebbe anche per la stagione ’20-’21» aggiunge l’avvocato Grassani.

«Rimborsi abbonati? Il tifoso non è l’ultimo componente del calcio, è l’azionista di ogni società. Nello scenario odierno è certo che il tifoso abbia subito un danno. I casi sono due: se ri tornerà a giocare va aperto un dialogo con la rispettiva società (compensazione in forma di merchandising, voucher per l’anno prossimo) oppure, nell’eventuale interruzione, il tifoso è legittimato a chiedere il risarcimento» chiosa Grassani.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.