Genoa-Lecce 4-0: cronaca di un trionfo

Buona la prima per il Grifone che si qualifica in Coppa Italia e può guardare con ottimismo alla prima gara di campionato in trasferta contro il Milan

Piatek gol Genoa
Piatek festeggiato dai compagni (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Le premesse per una partita interessante c’erano tutte alla vigilia: la prima del nuovo Genoa 2018/2019 nel Tempio del “Ferraris”, la prima di mister Davide Ballardini con una squadra tutta sua plasmata fin dal ritiro pre-campionato, la prima da capitano di Domenico Criscito dopo 7 anni in Russia, il ritorno al calcio giocato di Federico Marchetti dopo quasi 2 anni di inattività, la prima da ex di Fabio Liverani (da avversario) col suo Lecce riportato in B dopo anni.
Genoa senza Omeonga, Laxalt, Spinelli, Lapadula, Sandro e Medeiros su tutti, con i neo acquisti Lopez e Rolon in panchina.
Lecce reduce dal sofferto successo nel turno precedente contro la FeralpiSalò, stesa solo dopo i tempi supplementari: panchina per l’altro ex di serata, Riccardo Fiamozzi.
Pronti via ed il ghiaccio è subito rotto: punizione per il Genoa sulla trequarti sinistra, pallone in mezzo per Piatek che di testa brucia la difesa pugliese e fa subito 1-0.
Passano 7 minuti ed il glaciale polacco, che sembra non semite l’emozione del debutto italiano, firmava la doppietta sfruttando un assist perfetto di Biraschi, saltando in uscita successivamente il portiere Vigorito e depositando il pallone in fondo al sacco: 2-0 Genoa.
Lecce traumatizzato, incapace di costruire una manovra in grado di mettere in difficoltà la difesa rossoblù, ben controllata da Zukanovic, Spolli e Biraschi, con Criscito a farsi tutta la fascia a seconda della fase del match.
Al 15’ ancora Grifone pericoloso con Pandev che, dopo un perfetto scambio in velocità con Hiljemark, entrava in area ma tirava debolmente. Gli ospiti si facevano vivi con tiri disperati dalla distanza, come quello di Mancosu al 18’ che Marchetti osservava spegnersi alto senza affanni.
Errori quelli del Lecce puniti ancora una volta dal Genoa al 19’: Lazovic scambiava il pallone con Kouamè sulla destra, quest’ultimo scodellava il pallone in area per il rapace Piatek che timbrava il 3-0.
Tutto finito? Macchè, il polacco è un autentico affamato di gol: ancora lui, su azione di calcio d’angolo al 39’, a superare per la 4° volta l’addormentata difesa giallorossa. Genoa sul 4-0, Piatek allo storico poker personale. Neanche nei migliori sogni.
Nella ripresa più accademia, con una partita già scritta: Ballardini a match in corso toglie Spolli, Piatek, facendo esordire Gunter e Mazzitelli.
Kouamè orchestra buoni palloni, ma Pandev conferma di avere le ceneri bagnate nella serata di Coppa Italia: in un paio di occasioni, il macedone si trova in buona posizione nell’area del Lecce ma trova sempre le pronte risposte di Vigorito in presa bassa.
Il Lecce si fa vivo con Falco al 72’, che entra nell’area rossoblù ed occupa seriamente (per la prima volta in partita) Marchetti che blocca in due tempi chiudendo bene il proprio palo.
Mazzitelli poi scalda il destro che finisce di poco alto, Criscito continua a macinare chilometri dimostrando ottima intesa con Romulo, bravo ad aprirgli spazi.
La gara va in archivio con una chiusura in corner di Vigorito sullo stesso Romulo, poi è solo festa: ottimo battesimo per il Genoa, che ora può mettere temporaneamente in soffitta i pensieri di Coppa Italia (si tornerà in campo a dicembre, contro la vincente di Virtus Entella-Salernitana) e gettarsi sull’imminente inizio della Serie A con la difficile trasferta in casa Milan.
Per il Lecce una sconfitta che fa esperienza e servirà a mister Liverani e la società per tracciare le ultime linee sul mercato in vista di una stagione, quella della Serie B, che però ancora oggi non ha certezza su quando partirà.

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