Atalanta-Genoa trasmetterà musica da ballo. Come disse Niccolò Carosio alla radio nel marzo del ’46, dopo la vittoria di Coppi alla Milano-Sanremo con quattordici minuti di vantaggio su Teisseire. Uno spint lanciato da Masone, materiale da leggenda. E i francesi s’incazzano. La partita di Bergamo farà divertire perché in campo, e non sui pedali, scenderanno due squadre vogliose: l’Atalanta di conseguire il secondo master d’Europa, il Genoa di dimostrare che non è solo palla-lunga-e-pedalare. A proposito di bici.
Gli amanti dello sport e del gesto tecnico si divertiranno perché il Genoa si è spogliato del peso salvezza e finalmente sta iniziano a proporre un calcio tecnico e godibile. E vincente. Non va dimenticato che la squadra di Ballardini ha battuto l’Hellas Verona con una prestazione coraggiosa a palla scoperta, anche dopo il 2-1 di Bessa. Il Grifo ha cambiato pelle: consolidata la fase difensiva, con il motto “meglio uno in meno”, il Genoa punta dritto alla porta con più convinzione. Lunedì sono arrivati tre gol in novanta minuti – il lob di Pandev è stato etichettato come “Vasellina” dalla stampa argentina – evento accaduto solo un’altra volta, a Cagliari.
Atalanta-Genoa sarà una partita appassionante per gli stili di gioco, dunque. Quello di Gasperini è noto, sebbene sfrutti meno l’ampiezza orizzontale dell’area di rigore avversaria e più la posizione “storta” di Gomez e Ilicic. Sarà un bel pomeriggio di sport perché la gara non sarà monotona. Per certi versi le inerzie di oggi assomigliano agli equilibri di Roma-Genoa di un anno fa, con i giallorossi in corsa per la qualificazione diretta in Champions League. L’Atalanta dovrà fare molta fatica per vincere (perciò Gasperini manda in campo anche i diffidati senza fare troppi conti) contro un Grifo che di certo non andrà il Lombardia per respirare l’aria pulita delle montagne bergamasche. Preparatevi, il ritmo sarà da musica da ballo.