La lavagna tattica: sei forte Genoa!

Contro l’Inter la differenza l’hanno fatta i centrocampisti rossoblù Bertolacci-Bessa-Hiljemark


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[tps_title]Genoa: risultato e prestazione[/tps_title]

I risultati nel calcio determinano le sorti di una squadra, di un allenatore, di un’intera stagione. L’importanza che gli si attribuisce spesso porta a sottovalutare come vengono ottenuti, ma senza continuità di prestazione difficilmente si possono ottenere i tanto agognati “buoni risultati”. In un periodo di tempo medio-lungo avere un’idea di gioco chiara, dei dettami tattici precisi applicati con consapevolezza ti permette di vacillare il meno possibile quando i risultati non arrivano. Vincere senza esprimere qualità, sfruttando al massimo gli episodi chiave di una partita ma senza esprimere un gioco “pensato”, aiuta nel breve periodo perché porta entusiasmo, nella squadra e nell’ambiente. Con questi elementi a favore si riesce a mascherare anche la poca proposta di gioco. Ma quando i risultati non arrivano o non sono all’altezza delle aspettative, e ci si imbatte in un periodo di forma atletica poco brillante, non avere un’idea di gioco consolidata e delle certezze di natura tattica a cui appigliarsi possono innescare la cosiddetta crisi, creando un pericoloso circolo vizioso. L’Inter di Spalletti sembra essere entrata proprio in questo circolo, non avendo mai espresso un’idea di gioco particolarmente chiara e senza il sostegno dei risultati si è smarrita nelle pieghe del suo 4-2-3-1.

Il Genoa dal canto suo, dopo aver ottenuto una serie di risultati sfruttando al massimo l’organizzazione difensiva e una buona dose di grinta, sta migliorando la proposta di gioco e l’interpretazione della fase offensiva, aumentandone intensità e qualità. Contro l’Inter la differenza l’hanno fatta i centrocampisti rossoblù: in mediana il trio Bertolacci-Bessa-Hiljemark ha garantito qualità e quantità, pressing e palleggio, sortite offensive e ripiegamenti difensivi, tutto fatto con intensità e velocità. Spesso il recupero palla è partito proprio dal pressing portato da uno dei due interni di centrocampo, accompagnato da una o entrambe le punte. Nell’immagine in basso è evidenziato il pressing in zona palla dei rossoblù con Bessa a portare il pressing sul portatore di palla, coadiuvato da Pandev e Galabinov.

Genoa-Inter 1

Il contributo di Hiljemark e Bessa, come anticipato, non si è limitato alla fase di non possesso o di recupero palla, ma è stato importante anche in fase offensiva con i continui inserimenti ad attaccare l’area di rigore fatti alle spalle dei due mediani neroazzurri. Nell’immagine in basso è riproposto un taglio offensivo di Hiljemark.

Genoa-Inter 2

Pandev vede il movimento di Hiljemark e lo serve con un pallone che successivamente colpirà la trasversa. Il centrocampista svedese come si può notare dall’immagine attacca la profondità alle spalle del centrocampo interista, lo stesso movimento-ma sul corto- per ricevere palla lo fa Bessa sulla destra. Questo tipo di azione è stata spesso riproposta dal Genoa nell’arco della partita.

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