Il Genoa sogna la parte sinistra: possibile con più qualità in attacco

Lavoro, dedizione, serenità esteriore: il Grifone è ripartito dall'abc di Ballardini. E Giuseppe Rossi e Lapadula possono aiutare con più gol

Le indicazioni di Carlo Regno a Lapadula (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Erano molti gli allenatori della Serie A che in autunno sostenevano con autorevolezza: «Il Genoa non ha nulla a che vedere con i bassifondi della classifica, è lì solo di passaggio». Lo ha affermato Gasperini, Rastelli, Pecchia, Maran, Donadoni e molti altri. Un refrain indigesto ai genoani, ahiloro abituati alle sconfitte d’inizio stagione. Ballardini ha avuto il merito – uno dei tanti – di rendere concrete le parole profetiche dei colleghi, portando il Genoa a ridosso della metà della classifica. Lavoro, dedizione, serenità esteriore: il Grifo è ripartito dall’abc del tecnico di Lugo.

Contro l’Inter si è visto il miglior Genoa della stagione sebbene i margini di miglioramento siano ancora enormi. Da fuori si percepisce la sensazione che ci sia del potenziale latente, inespresso tra le fila rossoblù. Il pensiero va all’attacco, con Lapadula e Rossi che devono iniziare a segnare. L’attaccante italoamericano è vicino al rientro e forse già dalla prossima gara al Ferraris (contro il Cagliari) Ballardini lo porterà in panchina: servono i suoi gol per alzare definitivamente la qualità del Grifone. Stesso discorso per il centravanti d’origine inca, alle prese con una stagione maledetta dal punto di vista personale.

Il Genoa gioca bene nella semplicità del suo calcio e può farlo ancora meglio. Sabato sera sono stati persi svariati palloni in seguito a un errore tecnico, perciò non forzato dall’avversario: qualche palla sparata in avanti dalla difesa senza ragionare, troppi ultimi passaggi di facile lettura per l’Inter. Quante volte Hiljemark si è inserito in area nerazzurra senza ricevere la palla dal compagno? Non di certo per egoismo ma per la bassa qualità negli ultimi venti metri di campo. Il Genoa di Ballardini è squadra vera, ha ragione Onofri: ma per chiudere il campionato in bellezza, cioé nella parte sinistra della graduatoria, occorre fare di meglio quando si ha la palla tra i piedi.

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