DAVIDE BALLARDINI: «Un sogno che i tifosi hanno trasformato in realtà »

È stato il giorno di tutto il Genoa, ma anche di Davide Ballardini. “Grazie mister, grazie ragazzi” le parole dello striscione appeso sul secondo anello della Gradinata Nord. Poi i complimenti del presidente Preziosi e quella aplomb, che da sempre lo contraddistingue, lasciata da parte. Ma questo discorso, il “Balla”, non lo vuole neanche sentire: […]


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È stato il giorno di tutto il Genoa, ma anche di Davide Ballardini. “Grazie mister, grazie ragazzi” le parole dello striscione appeso sul secondo anello della Gradinata Nord. Poi i complimenti del presidente Preziosi e quella aplomb, che da sempre lo contraddistingue, lasciata da parte. Ma questo discorso, il “Balla”, non lo vuole neanche sentire: «Io non ho aplomb, vengo dalla campagna, l’aplomb non fa per me – specifica ai micrifoni di Radio Nostalgia – Io mi commuovo: senza mancar di rispetto ad altre tifoserie, uno stadio che sostiene a gran forza la squadra come questo penso che in Italia non ci sia».

DODICESIMO – «Io credo che oggi sia stata fatta una grande partita e voglio sottolineare lo stadio e il pubblico: questi tifosi sono straordinari, non ci sono tifosi in Italia che sanno trascinare una squadra come i nostri tifosi». E se si è commosso lui, figuriamoci i tifosi genoani. Va bene, il pubblico di Genova è abituato agli elogi da lunghissimo tempo, ma sentirsi riconoscere la paternità di una vittoria del genere non accade tutti i giorni.

GRAZIE JOKER – «Sono grato a Preziosi per le belle parole usate nei miei confronti – prosegue Ballardini – L’aspetto da sottolineare è il pubblico, il tifo, che non è mai mancato, neanche sul 3-0. Regala sensazioni forti aver vinto la partita anche grazie al sostegno del pubblico. È un sogno che i tifosi hanno trasformato in realtà».

Un po’ come Enrico Preziosi ha reso possibile il suo arrivo il riva al Mar Ligure: «Ringrazio Preziosi, che mi ha scelto e mi ha fatto venire a Genova: è una città talmente importante che si può solo ringraziarlo per questo» dice Ballardini.

RAGAZZI PER BENE – Il tecnico ravennate sta ripagando il Joker per la scelta fatta: ora si cominciano a cogliere il frutto del duro lavoro fatto da tutto il “mondo Genoa” negli ultimi due mesi.

«Dopo pochi giorni dal mio arrivo, dissi che questo è un gruppo di ragazzi per bene e con dei ragazzi per bene non sbagli mai. La squadra ha continuato a giocare, a tenere il ritmo di gioco altissimo, sostenuta dal proprio pubblico. Anche ieri in allenamento ho visto i giocatori andare talmente forte che dopo quarantacinque minuti ho deciso di sospendere l’allenamento, perché era necessario andare forte anche oggi» svela Ballardini, soddisfatto per come «siamo riusciti a creare tante occasioni da gol e sul 3-0 ci si scopriva anche. Non dico che sotto di tre gol fossi sereno, ma ero contento della partita dei miei giocatori».

ATTACCO E DIFESA – Dopo, però, le tante occasioni create hanno finalmente preso forma e corpo, dando vita a una rimonta epica.

Su tutti Paloschi e Palacio: per i due attaccanti non ci sono solo state le doppiette, ma anche una prosa sostanziosa sotto ogni profilo. «Palacio e Paloschi venivano a dare una mano ai centrocampisti, siamo stati ancor più aggressivi perché bisognava essere così sul 3-0 – spiega – In generale la prova della squadra è stata buona».

L’ex milanista, alla sua prima doppietta in serie A, è risultato fondamentale per i due gol e lo sarà in futuro per le sue caratteristiche: «Per il momento Paloschi è l’unico uomo d’area che abbiamo – ammette Ballardini – Ci sono anche giocatori straordinari come Palacio e Floro Flores, ma hanno altre caratteristiche. Paloschi si esalta quando si avvicina alla porta, ha il senso di dove mettere la palla anche senza vedere il bersaglio. Queste sono qualità innate. Il desiderio nostro è di vederlo star bene e quando è al meglio della forma le sua qualità vengono fuori. Complimenti a lui».

Lo stesso non si può dire per l’avvio di gara della difesa, stordita dall’uno-due micidiale dei giallorossi, firmato da Mexes e Burdisso: «In occasione del primo gol Dainelli è stato preso per la maglia. È gol, non diciamo nulla – frena il tecnico rossoblù, evitando le polemiche – Nel caso del secondo, Totti è stato straordinario, su una palla del genere basta mettere una qualsiasi parte del corpo e fai gol».

IL PUNTO – Il prossimo turno vedrà il Genoa consumare il suo pranzo sul prato del “Massimino” di Catania. Contro i rossazzurri mancherà Rafinha, squalificato. Il Grifone potrà comunque contare, volendo, su un Veloso recuperato. Davide Ballardini fa il punto della situazione: «Veloso è stato bravo. È entrato e ha fatto bene, dando qualità al gioco, entrando bene in partita. Siamo contenti anche per lui. Milanetto ha accusato un fastidio già all’intervallo. Il rientro di Konko? Dipende da lui, deve sentire il ginocchio il più “libero” possibile per allenarsi. La situazione di Chico non è poi così grave, ma per lui ci vorrà qualche giorno in più» chiude il mister romagnolo.

Fabio Aronica

 

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