LEONARDO COSTA (KAEL SHOP): «Quella volta che ho regalato la “Coppa dei Campioni” a mia moglie tifosa sampdoriana»

E’ ormai conosciuto come l’ideatore del famoso spot-sfottò verso i sampdoriani per la vittoria nell’ultimo derby. Leonardo Costa, direttore generale di Kael Shop, è un genoano di Chiavari che vive da diversi anni a Milano dove ha percorso una brillante carriera professionale nel mondo delle vendite su internet. Grazie all’inserzione su Conto Tv, andata in […]


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E’ ormai conosciuto come l’ideatore del famoso spot-sfottò verso i sampdoriani per la vittoria nell’ultimo derby. Leonardo Costa, direttore generale di Kael Shop, è un genoano di Chiavari che vive da diversi anni a Milano dove ha percorso una brillante carriera professionale nel mondo delle vendite su internet. Grazie all’inserzione su Conto Tv, andata in onda la sera di Sampdoria-Livorno di Coppa Italia, ha incrementato la popolarità della sua azienda: il tutto è nato da una scommessa con un altro dirigente, modenese ma di fede blucerchiata. Il risultato è stato un perfetto connubio tra tifo e marketing. Costa racconta in esclusiva per Pianetagenoa1893.net la sua passione per i colori rossoblù e i suoi ricordi di trascorsi goliardici verso l’altra squadra genovese.

Come nasce la sua passione per il Grifo?

«La mia famiglia è da generazioni tutta in rossoblù. Avevo 8 anni quando mio padre mi portò al nostro Tempio: era il 1981, assistemmo a Genoa-Palermo era una partita di serie B. Ricordo che il Grifo vinse 2-0».

In famiglia siete proprio tutti genoani?

«A dire il vero mia moglie è sampdoriana».

Un po’ come “Romeo e Giulietta” stile ligure…

«Qualcosa del genere. Siamo una coppia molto affiatata e ci piace scherzare sui risultati delle nostre squadre. Ad esempio quando la Sampdoria perse la finale di Coppa dei Campioni nel 1992, l’ho consolata con un regalo particolare: le ho donato un gelato Motta, la “Coppa dei Campioni”. Non le racconto la fatica per cercarla: ho dovuto girare a lungo prima di trovarla. L’ho presentata a mia moglie dicendole: “Cara, potrai consolarti in modo dolce”».

E lei ha gradito?

«Certo. Ha riso tantissimo per questa mia trovata. Le aggiungo che a volte veniamo a Genova allo stadio per vedere il Genoa: alla mia compagna piace molto il modo di giocare della mia squadra».

Siete proprio una coppia modello del tifo: ha buoni rapporti anche con i tifosi blucerchiati?

«Sì, ne ho un grande rispetto: sono ovviamente contraccambiato».

Ma la “burla” della spot su Conto Tv con lo sfottò sul derby le ha causato qualche problema?

«Assolutamente no. Anzi, ho saputo che alcuni tifosi hanno distribuito domenica scorsa in Gradinata Sud un biglietto con la mia email per inviarmi i ringraziamenti per la pubblicità divertente».

E’ stata una trovata geniale: adesso la sua azienda ha raggiunto vertici enormi di notorietà…

«Sì e le dò un dato tangibile per misurarla. Avevamo una pagina di Kael su Facebook: prima dello spot avevamo poco meno di 400 fans. Invece dopo sono schizzati a oltre 1200».

Veniamo alla partita di giovedì: quali sono le sue sensazioni di tifoso?

«E’ una gara cruciale per la stagione del Genoa. O dentro o fuori, contro il Valencia non ci sarà possibilità di appello: io mi auguro ovviamente che siano gli spagnoli a salutare l’Europa League».

Il Genoa avrà forse un’importante assenza: Milanetto, il faro di centrocampo. Può essere un handicap per Gasperini?

«Credo di no, poiché in questa stagione la squadra ha svolto le partite più belle quando ha giocato in modo corale, come sa fare in certe occasioni. A mio modo di vedere le prestazioni dei singoli giocatori non sono determinanti come invece lo è il collettivo del Grifo. L’esito di giovedì determinerà gli interventi sul mercato di gennaio».

Indipendentemente dalla partita col Valencia, il Genoa non avrebbe bisogno di qualche rinforzo per ben figurare anche in campionato?

«Secondo me la rosa era ben assortita e dotata in partenza. Poi ci sono stati gli infortuni di Jankovic e Kharja, insieme a quelli brevi subiti da altri giocatori, che hanno complicato molto le cose a Gasperini. Non bisogna però dimenticare che a fine gennaio dovrebbe rientrare proprio Jankovic, che sarà un’altra arma importante per il tecnico. Probabilmente ci vorrebbe un giocatore che detti i tempi della manovra com’era Thiago Motta: Milanetto non può certo fare sempre tutto da solo».

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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