Zukanovic e un rendimento al Genoa da favola

Ervin ha scalzato la concorrenza fino a diventare un perno della difesa: un'ipoteca che si consolida in favore del Grifone su ogni palla alta

Ervin Zukanovic con la maglia dell'Atalanta (Foto Marco Luzzani/Getty Images)

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Zukanovic è solo l’ultimo giocatore della (lunga) lista di rinati al Genoa. Lo stesso discorso può valere per un collega che gli gioca una decina di metri a destra, di solito: quello Spolli tornato a essere un gigante, altro che flaco. Il bosniaco, a differenza del concittadino di Che Guevara, non ha soprannomi: è semplicemente Ervin, o ‘Zuka’, per i compagni di squadra. Impossibile confonderlo. Sguardo profondo, pochi sorrisi e tanta concretezza balcanica per un ragazzo cresciuto nella Sarajevo delle granate di Mladic e Milosevic, dei caschi blu e delle terribili ignominie su un territorio che dieci anni prima aveva ospitato i Giochi Olimpici invernali.

Per questo gli occhi di Zukanovic non sono sintonizzati sulle frequenze della paura. La stessa determinazione la sta usando anche nella sua avventura al Genoa dove sinora sta vivendo una grande stagione. Dopo essersi sbarazzato della concorrenza sul centro-sinistra, nessuno ha più osato discutere Ervin: titolare imprescindibile con Ballardini e nella parte finale del mandato di Juric. In marcatura è migliorato negli anni e con il senso della posizione riesce a sopperire a un naturale difetto di velocità: è fondamentale sulle palle alte inattive, un’ipoteca che si consolida in favore del Grifone ogniqualvolta l’avversario alza la palla sui due metri. Stacco, frustata di testa e accorciamento delle linee.

Ha steccato una sola partita, con l’Udinese in casa: altrimenti il rendimento di Zukanovic è da grande squadra. Anzi, l’attuale rendimento è il migliore della sua carriera, superiore all’ottimo anno disputato a Verona con la maglia del Chievo. Ventuno partite completate dal primo all’ultimo minuto, solo Bertolacci e Laxalt (uomini di movimento) hanno giocato più di lui. Se imprescindibile è una parola grossa, per Zukanovic può funzionare il superlativo assoluto di utile. Utilissimo. E i genoani non lo hanno ancora visto destreggiarsi a bettere le punizioni, un vezzo che si trascina dai tempi del campionato belga. Non c’è dubbio, Zukanovic è rinato.

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