Le immagini di quel gol fantastico fluttuano ancora nelle menti di tutti i genoani. Quella rete che diede il la all’indimenticabile vittoria contro il Liverpool”. Quella staffilata all’incrocio precisissima e potente. Diciassette anni dopo Valeriano Fiorin analizza il grande Genoa di ieri e di oggi. Forse i due momenti migliori della storia rossoblù. E, con un passato nelle file del Siena, assisterà alla partita tra il Grifone e i bianconeri tifando per l’una e per l’altra.
Il Genoa domenica affronterà il Siena: potrebbe raccontarci le sue esperienze con le due squadre?
«Sono state diverse ed entrambe belllissime. A Genova ho trascorso 4 anni stupendi. Ottenemmo il quarto posto, disputammo la Coppa Uefa e fummo la prima squadra italiana ad espugnare l’“Anfield Road”. Ho dei bellissimi ricordi. A Siena, invece, eravamo in C1. Partimmo con l’obiettivo di vincere il campionato, ma alla fine ci salvammo solo ai playout».
Come vede la partita di domani?
«Il Genoa è lanciato: dopo la gara con il Lille, c’è grande entusiasmo, il morale è a mille. Per il Siena non sarà facile ottenere dei punti. E’ una partita alla portata del Grifone».
Cosa può fare il Genoa quest’anno?
«Il Genoa sta dimostrando di essere una grande squadra, al di là dei risultati. E, possedendo un grande gioco, diverte come poche formazioni sanno fare: non tutte le squadre hanno questa caratteristica. Penso che i rossoblù possano ottenere grandi risultati su tutti i fronti. Il presidente, infatti, ha costruito una squadra all’altezza. Inoltre il Genoa ha un grande allenatore. Credo che i tifosi non siano soddisfatti, di più: la gente lo merita. Faccio i migliori auguri al Genoa».
E la partita con il Liverpool? Che ricordi ha?
«Oltre al gol, come posso dimenticare la gente “impazzita”? Furono dei momenti magici, che non scorderò mai. Ricevo ancora chiamate da tifosi genoani e questo mi fa piacere».
Andrea Ferrando
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