«Non voglio parlare dei mio futuro. Ne parlerò solo a salvezza ottenuta». Stefano Capozucca risponde così in esclusiva a Pianetagenoa1893.net riguardo ai rumors riguardanti il suo addio al Genoa e sui presunti interessamenti di Spezia e Torino. Il direttore sportivo preferisce parlare ai nostri microfoni del suo legame forte con i giocatori.
Direttore proprio ieri Tuttolegapro ha parlato dell’interessamento dello Spezia verso di lei…
«La prego, non voglio parlare di questo argomento. Ne parlerò tra quattro-cinque domeniche, quando il Genoa avrà finalmente raggiunto la salvezza. Preferisco parlare del Genoa».
Non vuol parlare neanche dei suoi colpi di mercato più belli e dei suoi rimpianti?
«No, non voglio parlarne».
Ieri ha è abbracciato a Lecce con Sculli dopo il gol del pareggio rossoblù: c’era qualche motivo particolare?
«No. Sculli vale quanto Marco Rossi, Scarpi, Kaladze, Palacio e tutti i senatori di questa squadra con cui abbiamo condiviso tanti momenti. Sappiamo il grande valore che ha la maglia del Genoa: l’abbraccio con Sculli è stato forse l’espressione di un sentimento molto importante. Inoltre è stato un momento liberatorio, dopo aver accumulato tanta tensione per lo svantaggio».
Ha dunque un grande feeling con la squadra…
«I giocatori mi hanno chiesto di stare in panchina con loro. E’ una cosa che non faccio spesso, forse ci sarò stato tre o quattro volte al massimo: sono stato contento di essere vicino a loro. Ho cercato di trasmettergli forza per una partita così importante per la salvezza».
Adesso lei e i giocatori siete più tranquilli?
«Col gol di Sculli abbiamo raggiunto un pareggio importante che ci tiene a sette punti dal Lecce: la sconfitta ci avrebbe creato problemi con quattro punti di divario. Dobbiamo ancora lottare».
Marco Liguori
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