Orbán: “Sono pronto per giocare novanta minuti fin da subito”

Il difensore: "Onorato di vestire la maglia più antica d'Italia"


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Lucas Orbán è il nuovo difensore del Genoa presentatosi all’universo rossoblù con queste prime parole: “Ho scelto il club più antico d’Italia perché ho sentito una grande fiducia nell’allenatore e nel presidente. Sono onorato di vestire questa maglia ricca di storia e di tradizione. Ho trovato un buon gruppo, ricco di sudamericani. In passato ho sofferto per sei mesi un brutto infortunio rimediato fuori dal campo: ero paralizzato nelle gambe e nelle braccia“.

Il difensore argentino, ex River Plate, spiega il suo migliore posizionamento in campo: “Posso fare il centrale di difesa e il laterale mancino in una linea a tre. Dal punto di vista fisico sono pronto a giocare una partita intera, ieri sono stato in campo novanta minuti“. Orbán, pronunciato con l’accento sull’ultima vocale, ha un soprannome: “Al Tigre mi chiamavano la Muralla, la muraglia, ma è un apodo che mi fa un pò effetto perché eccessivo: semplicemente mi reputo un difensore grintoso. Lo spogliatoio del Genoa ha una forte base del River Plate, è un argomento di scherzi e battute con chi viene dal Boca ed è in minoranza“.

Capitan Burdisso è stato fondamentale per il mio inserimento, con lui è tutto più semplice. Idoli? In Italia ho come modello Paolo Maldini” spiega Orbán che vestirà la maglia numero ventuno. Il calciatore di Buenos Aires, appassionato di libri di psicologia per via di una zia mestierante, parla fluentemente quattro lingue: francese, inglese, spagnolo e portoghese. Presto arriverà anche l’italiano, ancora in bozza, e, sicuramente, qualche parola in croato.

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