Chiusura in negativo per la Serie A: al termine della sessione estiva del calciomercato, la massima serie registra un saldo relativo ai trasferimenti 2016/17 pari a -33.92 mln € (in diminuzione del 20.1% rispetto al 2015/16). Il totale delle spese è stato di 711.34 mln € (+6.8% rispetto alla passata stagione) a fronte di 677.42 mln € di entrate (+8.6% rispetto all’anno precedente). Entrambi risultano essere i dati migliori se rapportati agli equivalenti dell’ultimo quinquennio.
Questi numeri consentono al campionato italiano di primeggiare a livello europeo per totale entrate (+17% rispetto alla Premier League, +45.5% sulla Bundesliga, +50.9% rispetto alla Liga spagnola, +108.4% sulla Ligue 1 francese). Riguardo al totale spese, invece, la Serie A è seconda soltanto alla Premier League (1.42 mld €) staccando nettamente il campionato tedesco (+28.3%), la Liga (+50.7%) ed il torneo francese (+270%).
Lo rileva il Report n. 12/2016 elaborato da Osservatorio Calcio Italiano (www.osservatoriocalcioitaliano.it) sulla base dei dati disponibili sul portale Transfermarkt.it (http://www.transfermarkt.it/).
Per valore totale delle rose l’Italia con 2.68 mld € si attesta sul terzo gradino del podio, rispettivamente dietro la Spagna (3.53 mld €) e l’Inghilterra (4.82 mld €). Staccata la Germania (2.51 mld €) e la Ligue 1 (1.50 mld €).
In totale il campionato italiano ha una media età pari a 26.5, migliore rispetto al dato relativo di Liga spagnola (26.6) e Premier League inglese (26.9). In Europa l’età più bassa si registra in Bundesliga (25.2), seguita dalla Ligue 1 francese (25.5).
La Serie A, invece, conquista il primato per quanto concerne il totale dei giocatori iscritti (554, il 56.5% dei quali di nazionalità straniera). Segue il campionato francese (539, il 42.1% dei quali stranieri) ed il torneo tedesco (520, il 50.6% di nazionalità straniera).