Giorni di festa in casa Novara

Il Novara Calcio è la principale società calcistica di Novara. Fondata nel 1908, dalla stagione 2010-2011 militerà in serie B; nella sua storia vanta 12 stagioni in Serie A e 28 in Serie B, oltre a una finale di Coppa Italia. Risulta essere attualmente la società decana della Lega Pro, facendovi parte ininterrottamente dal 1977, […]


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Il Novara Calcio è la principale società calcistica di Novara.

Fondata nel 1908, dalla stagione 2010-2011 militerà in serie B; nella sua storia vanta 12 stagioni in Serie A e 28 in Serie B, oltre a una finale di Coppa Italia.

Risulta essere attualmente la società decana della Lega Pro, facendovi parte ininterrottamente dal 1977, ed essendo dunque l’unica squadra ad aver partecipato a tutti i tornei di Serie C dai tempi della suddivisione nei due livelli di C1 e C2 ad oggi.

Storia

La fondazione e i primi campionati

Il 22 dicembre del 1908 fu fondata dagli studenti del Liceo “Carlo Alberto” la Football Association Studenti Novara, grazie all’appoggio della società sportiva cattolica Voluntas, i cui atleti indossavano una divisa azzurra. Tra il 1909 e il 1911 la F.A.S. selezionò i suoi migliori giocatori assieme a quelli delle altre società che già praticavano lo sport del calcio nella città piemontese (la Ginnastica e Scherma, in maglia rossa, e la Forza e Speranza, in maglia bianca) per fondare il Foot Ball Club Novara: nel 1912 partecipò per la prima volta al Campionato Nazionale, esordendo il 3 novembre di quell’anno sul campo di via Lumbroso nella gara contro il Torino. Nel 1920 si fuse con l’Unione Sportiva Novarese, una società nata nel 1917, mantenendo la divisa azzurra e mutando il nome in Foot Ball Association Novara.

Il “quadrilatero” e la Serie B

Fu nel primo dopoguerra che il Novara ottenne i primi risultati favorevoli: nel 1919-20 sfiorò le semifinali Interregionali dell’Italia Settentrionale, nel 1920-21 si mise in mostra vincendo il suo girone a pari punti con il Torino: le buone prestazioni ottenute in quegli anni e i nei tornei seguenti fruttarono una discreta popolarità alla squadra azzurra, che andò così a formare con altre le altre tre società del Piemonte Orientale in auge in quel periodo – la Pro Vercelli, l’Alessandria e il Casale – il cosiddetto “quadrilatero piemontese”.

Il 23 settembre 1926, il Novara retrocesse in I Divisione a causa di una riforma dei campionati: fatale fu la ripetizione, a Torino, di uno spareggio che era già terminato con un nulla di fatto a Casale Monferrato. L’Alessandria vinse 2-1; il Novara si riscattò immediatamente ritornando, l’anno successivo, in Divisione Nazionale. Nel 1929 fu ammesso al primo campionato di Serie B (1929-30), dove passò sette stagioni consecutivi. Nel 1931 le fu imposto di italianizzare il nome in Associazione Calcio Novara; nello stesso anno fu inaugurato il campo di gioco di via Alcarotti, lo Stadio “Littorio” (dal 1946 “Comunale”). Il Novara continuò a giocare su questo campo fino al gennaio del 1976 quando venne inaugurato il “Comunale” di Viale Kennedy.

Le prime stagioni in Serie A

Al termine del campionato 1935-36, il Novara giunse primo in classifica alla pari con la Lucchese, ed entrambe furono ammesse al loro primo campionato di Serie A. La squadra piemontese fece ritorno in B, però, dopo un solo anno e nel campionato 1937-38 fu autrice di una grande rimonta ai danni del’Alessandria, culminata con la vittoria in casa dei grigi per 1-0 all’ultima giornata e con il vittorioso spareggio-promozione di Torino, vinto per 3-2. Gli azzurri ritornarono nella massima serie dopo appena un anno, rimanendovi fino al 1941, quando un quoziente reti peggiore rispetto a quello della Lazio li condannò alla retrocessione (campionato 1940-41. Nel 1939 il Novara aveva raggiunto la finale della Coppa Italia di quell’anno, alla quale era arrivata dopo aver battuto Pro Vercelli, Sime Popoli, Modena e Milan: la finale fu persa per 2-1 contro l’Ambrosiana il 18 maggio 1939. Nel 1944 il calcio si fermò per la seconda guerra mondiale.

Il dopoguerra, Silvio Piola e la retrocessione in C

Nel 1947 il 34enne Silvio Piola fu ingaggiato dal Novara: il suo apporto fu fondamentale per gli azzurri nella vittoria della difficile Serie B 1947-48 e nelle stagioni che la squadra passò in Serie A tra il 1948 e il 1954. Il nome dell’attaccante si legò dunque a quello della squadra azzurra, che a lui dedicò lo stadio nell’anno della sua morte, il 1996. Nel 1951-52 il Novara allenato da Giovanni Varglien arrivò ottavo in massima serie, miglior prestazione di sempre della squadra azzurra (a 38 anni, Piola segnò 18 gol), che vide per l’ultima volta la Serie A al termine del campionato 1955-56, quando fece ritorno in Serie B.

Il ritorno in Serie B non fu facile per il Novara, che evitò la Serie C nel campionato 1960-61 vincendo a Ferrara lo spareggio retrocessione contro la Triestina e si ritrovò declassata all’ultimo posto per un tentativo d’illecito denunciato da un giocatore della Sambenedettese: al termine del campionato campionato 1961-62, così, il Novara retrocesse così per la prima volta in Terza Serie. Ritornata in Serie B nel 1965, la squadra azzurrà crollò di nuovo in C nel 1968 (Serie B 1967-68).

Declino e rinascita della società azzurra

Al ritorno tra i cadetti, nel 1970, il Novara lanciò due giovani campioni destinati a fare la storia nelle file della Lazio e del Torino, Felice Pulici e Renato Zaccarelli. Al termine del campionato 1976-77 retrocesse in Serie C e nel 1978 fu ammessa alla prima Serie C1. Retrocesse per la prima volta in Serie C2 al termine del campionato 1980-81. Il Novara rischiò anche di approdare nella serie cadetta ma a causa del calcio scommesse alcuni giocatori vennero squalificati e la squadra non realizzò il proprio sogno.

Il Novara trovò enormi difficoltà in C2 e nel 1990 retrocesse addirittura nel Campionato Interregionale dopo uno spareggio perso contro il Pontedera: fu ripescata a causa del fallimento di un’altra piemontese, la Pro Vercelli. Alla promozione in Serie C1 ottenuta al termine del campionato 1995-96 fece seguito un’immediata retrocessione, nel 1997. Per tre anni, dal 1999 al 2001, il Novara evitò la retrocessione ai play-out e al termine del campionato 2002-03 ottenne la Serie C1.

Il Novara dei De Salvo

La stagione 2006-07 si è conclusa con la salvezza certa con un turno d’anticipo ed è stata inoltre caratterizzata dal passaggio della società alla famiglia De Salvo, proprietaria di diversi policlinici nel Nord Italia.

Il 29 settembre 2007 nel comune di Granozzo con Monticello, a pochi chilomentri dal centro di Novara, è stato inaugurato il nuovo centro sportivo della Società: “Novarello-Villaggio Azzurro”. il Novara Calcio per la prima volta nella storia, vanta una vera e propria casa. Per ora il complesso ospita l’ufficio di Presidenza, la dirigenza generale e sportiva, l’ufficio marketing, l’ufficio stampa, l’amministrazione e tutto il Settore Giovanile. La suggestiva struttura, un antico mulino del ‘600 completamente restaurato, possiede anche un grande ristorante, un bar, una sala congressi in grado di accogliere circa 200 persone, la sala ristorante riservata alla squadra, l’appartamento del custode ed una foresteria composta di 11 camere più tre appartamenti.

Nell’autunno del 2008 è prevista la chiusura dei lavori e la conseguente inaugurazione del secondo lotto composto da 5 campi da calcio ad undici (di cui uno in sintetico), e di due campi a sette più un palazzetto coperto di 1000 metri quadrati, oltre che una club house più foresteria (tot. 2.500 metri quadrati) in grado di ospitare due squadre di calcio in ritiro contemporaneamente.

Nel Gennaio 2007 l’allenatore Giancesare Discepoli viene esonerato e sostituito da Gianfranco Bellotto, ex allenatore della Salernitana. Insieme a Bellotto, all’ultima giornata di mercato, il Novara registra l’arrivo dell’esperto portiere Gianluca Berti dal Cesena, Matteo Centurioni dal Ravenna ed il trequartista Enrico Maria Amore dal Perugia. Alla fine della stagione 2007/2008, il Novara chiude la propria stagione all’ottavo posto dopo aver sprecato diverse occasioni per agganciare i play off.

La stagione 2008/2009 si apre con un nuovo allenatore sulla panchina degli azzurri, Egidio Notaristefano e con l’acquisto del capocannoniere della serie C2 Cristian Bertani. La squadra registra però anche una grande perdita, il capitano Sandro Ciuffetelli lascia la formazione in cambio di Matteo Centurioni. Il Novara ha occasione di rinforzarsi ancora prelevando dall’Avellino Calcio Filippo Porcari,un ex di qualche stagione fa, ed Alessio Tombesi che ha collezionato 2 presenze in serie A col Parma Calcio nella scorsa stagione. Malgrado un buon inizio di campionato, occupando costantemente la zona play-off, la squadra non disputa un buon girone di ritorno. La squadra perde l’ultima partita di campionato per 0-2 in casa della Cremonese e chiude così il campionato all’8 posto in classifica, mancando così la qualificazione ai play off, che fino a qualche mese prima sembrava un obiettivo raggiungibile.

Il nuovo Novara prende forma

La fine della deludente stagione 2008-2009 porta la famiglia De Salvo a cambiamenti radicali sia nell’organigramma della società che nella squadra. Infatti Sergio Borgo, direttore sportivo del Novara per tanti anni, viene licenziato, ed al suo posto arriva il capo degli osservatori del Palermo Pasquale Sensibile. Sensibile porta subito un vero e proprio terremoto nella squadra, ponendo fine ai contratti di molte bandiere in formazione da anni ed esonerando il mister Egidio Notaristefano, assumendo Attilio Tesser al suo posto. Con il neo-allenatore la squadra punterà al ritorno in Serie B.

Nella stagione 2009-2010 si porta fino agli ottavi di finale di Coppa Italia, superando rispettivamente il Pescina, il Modena (Serie B) e due squadre di Serie A, il Parma (1-2) e il Siena (0-2). Negli ottavi affronta il Milan allo stadio Meazza, davanti a 15000 spettatori, 12000 dei quali novaresi, in una trasferta che mancava dalla stagione 1970-1971; la gara si chiude sul punteggio di 2-1 per il Milan. Parallelamente disputa un campionato strepitoso, che vede il Novara arrivare imbattuto sino alla 31ma giornata (unica squadra di calcio professionistico in tutta Europa in questa stagione), per essere fermato con un 1-0 sul campo di Benevento. Il 25 aprile 2010, a 2 giornate dalla fine del campionato, in testa alla classifica dalla prima giornata, il Novara ottiene la matematica promozione in Serie B, dopo il pareggio per 3-3 contro la Cremonese e chiuderà il campionato con 67 punti.

Il Novara torna il Serie B dopo 33 anni.

 

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