Pari in rimonta, squadra che stenta a carburare, ma Garcia in conferenza è apparso sereno. Di seguito le dichiarazioni del tecnico partenopeo. «Non bisogna preoccuparsi, ma giocare prima della Champions è sempre complicato, guardate Il PSG e il Bayern Monaco. I calci piazzati difensivi sono un sintomo dell’attenzione dei ragazzi. La luce è venuta fuori dalla panchina, ma oggi non abbiamo guadagnato un punto ma perso due, gli episodi non ci hanno aiutato. Aver cambiato modulo inserendo Raspadori ci ha dato più presenza in area, poi meritava di far gol e sono contento per lui. Speravo di vincerla, ma adesso pensiamo alla Champions e questa sarà una lezione in vista del proseguo del campionato. Il Genoa non è solo una neopromossa ma un grande club».
A Garcia viene chiesta la sua opinione su un presunto fallo in area di rigore non ravvisato in occasione del gol dell’1-0 del Genoa. «Non è per gli episodi che non abbiamo vinto, ma per la posizione non perfetta di Zielinski e Osimhen in occasione del calcio d’angolo. La luce dalla panchina? Importante che il gruppo sia concentrato su tutte le partite, in 18 giorni ne faremo 6, non possiamo giocare sempre con gli stessi undici. Oggi ho mandato un messaggio a Elmas e Zerbin, si impegnano tanto, meritavano di giocare. Oggi ho preservato Rrahmani, non potevamo rischiare di perderlo per troppe partite, Ostigard ha giocato con determinazione».
Chiosa finale in vista del prossimo impegno di Champions. «Abbiamo giocato male per un’ora, lo ripeto, succede di non essere all’altezza. Vediamo se siamo in grado già dalla prossima partita di cambiare registro. Sono sicuro che prima della partita di Champions non dovrò usare la parola motivazione come ho dovuto fare oggi. Il Genoa non è solo una neopromossa ma un grande club».
