ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – SILVANO MARTINA: «Vietato distrarsi nel primo quarto d’ora»

L'ex portiere del Genoa presenta, in esclusiva per Pianestagenoa1893.net, la difficile partita dei rossoblù al "Mestalla" di Valencia


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C’è chi racconta la partita dalla tribuna stampa e chi, invece, preferisce viverla tra i pali: quelli che gli hanno fatto compagnia per una lunga e brillante carriera. Silvano Martina ha difeso la porta del Genoa dal 1980 al 1984, contribuendo in maniera decisiva alla promozione immediata in serie A e alla salvezza nella stagione successiva. Un elemento di grande talento, rimasto legato all’ambiente rossoblù anche una volta intraprese avventure diverse. L’ultima in ordine di tempo, quella di procuratore. Buon sangue non mente, ed anche in questo settore le soddisfazioni non gli mancano, con fuoriclasse assoluti tra i suoi assistiti.

Il calcio in ogni sua sfaccettatura. E per Pianetagenoa1893, Silvano Martina si improvvisa anche opinionista d’eccezione, anticipando i temi che caratterizzeranno Valencia – Genoa.

 

Come valuta l’impegno del Genoa a Valencia?

«Per i rossoblù sarà una gara molto difficile in quanto il Valencia è una formazione ricca di qualità e molto esperta in campo internazionale. Sono convinto, comunque, che il Genoa disponga di tutti i mezzi per far bella figura e giocarsi al meglio le proprie possibilità. L’esito non è affatto scontato».

Contro compagini di questo profilo è importante non subire gol nel primo quarto d’ora…

«Sono d’accordissimo, questo è un fattore che può risultare decisivo. Il Valencia può far male in ogni momento e, se arrivi al 15’ ancora sullo 0-0, non puoi certo rilassarti, ma le fasi iniziali di una gara hanno dei risvolti notevoli. Ad esempio, se parti bene e dimostri all’avversario di potertela giocare, le tue convinzioni aumentano ed il livello della prestazione è destinato ad aumentare; nel malaugurato caso, invece, dovessi subire un gol o addirittura due, il primo pensiero sarebbe quello di evitare una debacle, per poi provare a riorganizzarti e a reagire con il passare dei minuti».

Quanto può influire l’ambiente infuocato del “Mestalla”?

«Credo che il Genoa non lo soffrirà più di tanto in quanto è abituato a giocare in uno stadio come il “Ferraris” che, sotto il profilo del calore e della partecipazione, non ha da invidiare nulla a nessuno. Formazioni che disputano le partite casalinghe davanti ad un pubblico sparuto o distaccato incontrerebbero molti più problemi».

Che tipo di gara si aspetta dal Genoa?

«Penso che inizialmente cercherà soprattutto di contenere l’avversario e, di conseguenza, gli elementi più importanti saranno i difensori ed i centrocampisti. Se riuscirà a rimanere corto e compatto, potrà pensare anche ad impensierire il Valencia puntando sulla velocità e sull’ottima organizzazione di gioco».

Le due squadre non stanno attraversando un momento brillantissimo in campionato. Chi potrebbe approfittarne maggiormente?

«Si tratta di una partita che fa storia a sé. Sotto questo punto di vista, quindi, le due squadre partono alla pari. E poi il Genoa mi sembra stia facendo bene, non gli si può imputare proprio nulla».

Se i valori venissero rispettati, in che posizioni dovremmo trovare il Genoa alla fine del campionato?

«La serie A di quest’anno è molto equilibrata e quindi basta pochissimo per guadagnare o perdere qualche posizione. Se i ragazzi di Gasperini riuscissero a ripetere il piazzamento dello scorso anno sarebbe straordinario, ma basterebbe ottenere nuovamente il diritto a prendere parte all’Europa League per archiviare la stagione in maniera molto positiva».

Claudio Baffico

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