TUTTO SU DAVID VILLA “EL GUAJE” DEL GOL

David Villa Sánchez, nato 28 anni fa a Langreo nelle Asturie, è l’attaccante del Valencia più rappresentativo: è anche titolare nella Nazionale spagnola. Emilio Butragueño, attaccante del Real Madrid negli anni ’80, ha detto di lui: «Villa è un giocatore completissimo: può giocare sia da prima che da seconda punta, è in possesso di visione di gioco, di tecnica, […]


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David Villa Sánchez, nato 28 anni fa a Langreo nelle Asturie, è l’attaccante del Valencia più rappresentativo: è anche titolare nella Nazionale spagnola. Emilio Butragueño, attaccante del Real Madrid negli anni ’80, ha detto di lui: «Villa è un giocatore completissimo: può giocare sia da prima che da seconda punta, è in possesso di visione di gioco, di tecnica, e in area è distruttivo. È veloce, ma fisicamente non è un portento». Secondo Santillana, altro ex attaccante del Real, Villa non è un centravanti in senso classico, ma un attaccante «straordinario tecnicamente, molto veloce e mobile». Villa realizza molto poco di testa, mentre la sua arma preferita per segnare è il tiro di destro. È specialista nei calci di punizione e nei calci di rigore.

Soprannominato El Guaje, che in asturiano significa “il bambino”, comincia la sua carriera da professionista nelle file dello Sporting Gijon, squadra della seconda divisione spagnola, nella stagione 2000-2001. Colleziona, tuttavia, solo una presenza. L’anno successivo, invece, totalizza 40 presenze e realizza 18 reti. Nel 2003 il suo rendimento migliora: i 20 gol in 39 partite attirano l’attenzione del Real Saragozza, squadra nella quale Villa si conferma ad ottimi livelli, questa volta nella Liga. Nelle due stagioni passate a Saragozza gioca molto bene, conquistando tra l’altro una Coppa del Re e totalizzando 73 partite e 32 reti, con 38 partite e 17 gol nel 2004 e 35 partite e 15 gol nel 2005.

Viene notato dal Valencia, che il 22 giugno 2005 lo mette sotto contratto per la stagione 2005-2006 pagando al Saragozza i 12 milioni di euro più IVA della clausola rescissoria. Al Mestalla Villa supera le più rosee aspettative: alla prima stagione realizza 25 reti in 35 partite (6 su calcio di rigore) e arriva ad un passo dall’ambito titolo di Pichichi, vinto da Samuel Eto’o. Segna la sua prima tripletta con il Valencia il 23 aprile 2006 contro l’Athletic Bilbao in circa 5 minuti (dall’80° all’85° minuto). Nella stagione successiva realizza 15 gol in 36 presenze di campionato, mettendo a segno al contempo 5 reti in Champions League (turni preliminari compresi), compresa quella da calcio di punizione nell’andata degli ottavi di finale contro l’Inter. Alla sua centesima presenza con il Valencia, l’11 maggio 2008, realizza una tripletta contro il Levante (rispettivamente 54°, 55° e 56° gol per il club). Chiuderà la stagione 2007-2008 con 18 reti all’attivo in 28 gare giocate. Nella Liga 2008-2009 stabilisce il proprio record personale realizzando 28 reti in 33 gare, ma nonostante tali prestazioni si piazza solo terzo nella classifica marcatori, superato da Diego Forlán, autore di 32 reti, e da Samuel Eto’o, a quota 30. Con le 28 reti eguaglia anche il record fatto registrare da Mario Kempes nel 1977-1978 quale miglior realizzatore in una stagione della Liga con la maglia del Valencia.

Il “bambino” asturiano debutta in Nazionale il 9 febbraio 2005 in una partita vinta per 5-0 contro San Marino ad Almería.

Convocato per il campionato del mondo 2006, nel torneo segna 3 reti, con doppietta all’Ucraina e un gol su calcio di rigore contro la Francia risultato inutile poiché la Spagna perde 3-1 e si ferma agli ottavi di finale. Anche il suo compagno di squadra Fernando Torres segna ben 3 gol. Nelle qualificazioni al campionato d’Europa 2008 realizza sette reti, incluse due doppiette al Liechtenstein, sia nella gara d’andata che al ritorno. Nel giugno 2008 la squadra prende parte alla fase finale del torneo in Austria e Svizzera; all’esordio Villa mette subito a referto una tripletta per il 4-1 finale con cui gli iberici superano la Russia. Nel secondo match, contro la Svezia, Villa segna il gol del definitivo 2-1 al 93′ minuto, rete che consente alla squadra di accedere ai quarti di finale; non scende in campo nella terza ininfluente gara del girone. Nel successivo quarto di finale contro l’Italia viene ammonito per una simulazione; si presenta inoltre come primo tiratore dal dischetto dei tiri di rigore, segnando. Nella semifinale contro la Russia, infortunatosi, viene sostituito da Cesc Fàbregas ed è costretto, poi, a saltare la finale del torneo, Spagna-Germania 1-0; si laurea ugualmente capocannoniere dell’EURO 2008 con 4 reti. Il 17 giugno 2009, dopo il gol nella gara di esordio in Confederations Cup vinta 5-0 sulla Nuova Zelanda, nella seconda partita contro l’Iraq realizza il suo 30° gol in Nazionale, salendo al secondo posto, dietro al solo Raúl, nella classifica dei migliori marcatori nella storia delle “furie rosse”.

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