BARALDI: «Cederemo Britos solo per offerte importanti»

Il direttore generale Luca Baraldi fa il punto sul mercato di gennaio, che oggi apre ufficialmente. “Per come lo intendo io, il mercato di gennaio è riparatore, e non finanziatore (operazione che generalmente viene impostata in estate, se è il caso). Per questo motivo, credo sia difficile che arrivino offerte esorbitanti, anche se abbiamo giocatori […]


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Il direttore generale Luca Baraldi fa il punto sul mercato di gennaio, che oggi apre ufficialmente.

“Per come lo intendo io, il mercato di gennaio è riparatore, e non finanziatore (operazione che generalmente viene impostata in estate, se è il caso). Per questo motivo, credo sia difficile che arrivino offerte esorbitanti, anche se abbiamo giocatori di valore: in questa fase anno sono più frequenti i prestiti (lo si vede anche dalle primissime operazioni che si sono già concluse) per riparare a qualche problema di organico. Preciso che noi non abbiamo l’esigenza di vendere per coprire investimenti fatti in passato, che sono già coperti, e concordo con quello che ha detto Di Vaio: se dobbiamo cambiare per peggiorare o tanto per cambiare, allora è meglio restare così come siamo. Tra l’altro, conosco il valore dei giocatori e degli uomini che abbiamo e assicuro che questo è un buon gruppo”.

Quindi non c’è bisogno di vendere per fare cassa?

“Non c’è bisogno di vendere per sopravvivere: lo ha dichiarato anche Renzo Menarini. Ribadisco quello che ho sempre detto: prima di acquistare dobbiamo vendere e, se dovessimo fare un sacrificio vendendo un giocatore importante, dovremo avere subito una soluzione per investire almeno una parte dei soldi ricavati su giocatori che siano già pronti”.

Chi è cedibile, in quest’ottica?

“Non abbiamo giocatori sul mercato. Il Bologna, voglio chiarirlo una volta per tutte, non è un supermercato, ma una società che ha un progetto tecnico da portare avanti con serietà. Per fare un esempio di cui ho visto che si discute molto in questo periodo, Britos è un ragazzo del 1985 e per cederlo devi avere offerte veramente importanti; se oggi ce lo chiedono tante società significa che è un buon giocatore (personalmente, nella gara di Parma mi ha colpito molto) e allora mi chiedo perché dovrei darlo via. Se non arriva un’offerta tale da lasciarci di stucco, il giocatore resta con noi. Non siamo costretti a vendere nessuno e di certo non cambiamo per impoverire la rosa.”.

 

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