ESCLUSIVA PG, Bjelanović: “Impressionato da Pavoletti. Simeone deve ancora scoprire se stesso”

Il croato: "Simeone deve ancora scorpire le sue migliori caratteristiche da attaccante"

Pavoletti
Leonardo Pavoletti (Gabriele Maltinti/Getty Images)

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Un solo anno nel Genoa, un anno condito da dodici gol in campionato. Grande bottino che pochi attaccanti rossoblù possono fregiarsi d’avere conquistato. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Saša Bjelanović, bomber croato della stagione genoana 2003-2004.  

Lei ha giocato con Pavoletti al Varese. In Leonardo si vedeva già il talento?Mi ha lasciato un ottimo ricordo come compagno di squadra e come amico: praticamente salvò il Varese da solo segnando più di venti gol. Un ragazzo stupendo, solare, che trasmette positività a tutti. In allenamento come in partita non si risparmiava mai. Siamo rimasti in contatto, ci sentiamo a volte prima delle partite“.

Perché è arrivato così tardi al grande calcio?Veramente difficile dirlo perché è un ragazzo umile, un grande lavoratore. Ha fatto tanta gavetta ma sono dell’idea che nel calcio tutto torni, alla fine. Adesso è premiato per i sacrifici del passato. Evidentemente doveva andare così“.

Ci dica la verità: cos’ha insegnato a Pavogol?Forse era lui che doveva insegnare qualcosa a me! (ride, ndr) Ero quasi a fine carriera, Leonardo a Varese si è consacrato dimostrandosi un attaccante che la Serie B la poteva giocare senza alcun tipo di problema“.

Ivan Jurić, un croato come lei alla guida del Grifone.É un martello, come si dice in Italia. Si fa rispettare dal gruppo nonostante sia giovane. La squadra riconosce in lui qualcosa di positivo: tutti credono in mister Jurić e questo è lo stimolo per allenarsi con voglia e determinazione“.

Si sarebbe trovato bene nel suo tridente?Con questo Pavoletti è veramente dura, probabilmente farei la riserva. Il mister mette gli attaccanti in condizione di segnare perché il suo stile di gioco crea tante occasioni da gol. Alla fine si finisce per giudicare un attaccante per i gol che segna“.

Giovanni Simeone ha ampi margini di miglioramento: è una prima o seconda punta?Mi sono informato su di lui. Penso che pure Simeone debba scoprirsi dopo questo grande salto che ha compiuto nel vero calcio, quello più difficile al mondo. Al momento può giocare in entrambi i ruoli e coesistere con Pavoletti in attacco. Toccherà, inoltre, al mister lavorare su una definizione precisa“.

Alessandro Legnazzi

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