Genoa, quanti dubbi: cessione società e calciomercato bloccati

Preziosi ancora contestato, tanti addii e assoluta incertezza. Ci sarà rivoluzione, ma quando?

Lo striscione contro Preziosi esposto a Genova

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Tutto tace. Il mare a Genova è piatto come una tavola. E non sto solo parlando di impavide previsioni meteo, bensì della situazione relativa al Grifone. A Villa Rostan, ricorda oggi La Gazzetta dello Sport, non è ancora pervenuta l’offerta giusta per l’acquisto del club: domenica pomeriggio o lunedì mattina è prevista l’assemblea degli azionisti e la speranza generale è che si sappia qualcosa di più in merito al futuro dell club. Di certo verrà formalizzato il ritorno a Preziosi del 25% di quote ceduto 1o anni fa alla Fondazione Genoa, così com’è certo che la prima opzione societaria sia la cessione in toto. Defilato Cellino, al momento in una situazione di stallo che pare irrisolvibile, si aspetta che le prossime settimane portino sviluppi. Anche perchè il clima attuale è abbastanza invivibile, e pure ieri non si è fatta attendere la contestazione a Preziosi: un “Vendi…Non ti vogliamo!” apparso all’ingresso della tribuna del Ferraris.

La rosea si concentra poi sul calciomercato, anch’esso poco vivo: tanti ritorni dai rispettivi prestiti (Landre, Fiamozzi, Improta, Panico, Ghiglione), tante uscire quasi certe (Rubinho, Burdisso, Orban, probabilmente Munoz, Ntcham, Cataldi, Palladino, Pandev, Pinilla, Taarabt), varie suggestioni di plusvalenze (Laxalt e Simeone). Se Perin urla di voler restare, legato com’è alla piazza, Beghetto potrebbe esser ceduto in prestito per farsi le ossa. Lo scorso fine settimana, poi, ha portato ad un vertice a Forte dei Marmi: i nomi nuovi sono quelli di Goldaniga dietro, Mandragora per la zona mediana, Ricci sull’ala e Falletti davanti.

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