Stampa estera – La Germania non riesce a fermare Pandev

L'attaccante del Genoa scrive da leader: «La Macedonia merita più rispetto»

Pandev
Goran Pandev appoggia delicatamente in rete contro la Germania (foto Instagram di Football Federation-Macedonia)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Che Joachim Löw non goda più dei favori della stampa tedesca è cosa nota dal 6-0 subito dalla Spagna lo scorso novembre. Incassata la fiducia del direttore generale Bierhoff dopo l’umiliazione di Siviglia, il Bundestrainer, che già divise l’opinione pubblica dopo le mancate convocazioni di Müller e Boateng al Mondiale russo, è riuscito ad «annullare la partenza» dopo le due vittorie (Islanda e Romania) nelle qualificazioni a Qatar ’22. La colpa è della Macedonia del Nord di Goran Pandev.

La Mannschaft «non è riuscita a fermare il trentasettenne – sì, il trentasettenne! – Pandev» esce così oggi il Kicker, uno dei quotidiani sportivi più letti in Germania. Dura la Bild con l’eloquente «É finita, Jogi!», responsabile della terza storica debacle in tre anni dopo il 2-0 incassato dalla Corea del Sud in Russia e la vittoria tennistica delle Furie Rosse. Non va leggero nemmeno Uli Höness, ex plenipotenziario del Bayern Monaco, ora nel consiglio di sorveglianza del club campione d’Europa e del Mondo: «Se l’attacco non produce niente, queste partite devono finire 0-0. Non capisco Löw, ho perso tutta la mia euforia». Sul banco degli imputati anche Timo Werner autore di un incredibile errore in area macedone.

Dunque Pandev ha massacrato i tedeschi, a tal punto che si parla di Stefan Kuntz o Ralf Rangnick come successore immediato di Löw. Lo stesso calciatore del Genoa rilancia sui social parole da vero leader dell’intero paese macedone: «Nel calcio a volte accadono i miracoli. I coraggiosi sono ricompensati dalla felicità. Con lotta e cuore sul campo questa Nazionale merita un RISPETTO maggiore».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.