Con una gara prudente, il Genoa ha conquistato un punto su un campo molto difficile contro il Napoli in crisi di risultati ma non di gioco. È un risultato molto importante, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, ottenuto da Thiago Motta nel modo più semplice: non commettendo errori, al contrario di quanto fatto con l’Udinese. Innanzitutto ha schierato la squadra con un 4-3-2-1 stretto: dopo i primi 10-15 minuti di iniziale sbandamento, dovuti anche al forcing del Napoli, il Grifone si è rimesso in carreggiata. Baricentro basso, come dimostrato dal possesso palla delle statistiche di Lega A: il Genoa ha ottenuto il 55% (Napoli 45%), ma il 70% è stato trascorso nella propria metà campo. Efficace il giro palla (475 passaggi riusciti contro 339 avversari) e l’interdizione rossoblù (85 recuperi contro 41): in quest’ultima graduatoria spiccano ben quattro genoani (Lerager al primo posto, Pinamonti, Zapata e Ankersen) e un solo azzurro (Koulibaly). Non solo. Pinamonti è stato autore di una partita di corsa e sacrificio, quasi da centrocampista aggiunto: ha corso quasi quanto Schöne con 11,288 km contro gli 11,514 del regista danese. Se avesse centrato la porta nella ripresa, sarebbe stato insignito del titolo di “el hombre del partido”: ma Koulibaly ha sventato con tempismo l’occasione. Pazienza, l’appuntamento con un gol decisivo è soltanto rimandato.
E a proposito di occasioni da gol, il Napoli non è stato a guardare ma neanche il Genoa: 7 contro 5. Ma c’è un dato che svela la gran serata di Radu che ha sventato una serie cospicua di minacce: sette parate, di cui quattro decisive, contro una sola di Ospina. Tirando le somme, il punto conquistato dai rossoblù è importante, contro un avversario forte, nonostante i suoi problemi (soprattutto extra campo): vale dunque tanto oro quanto pesa e servirà moltissimo nella lotta per la salvezza.
Dunque il Genoa ha sfoderato due prestazioni di livello con due grandi della serie A come Juventus (ma senza ottenere punti, non per colpa propria com’è ampiamente noto) e Napoli. Dopo la sosta per le nazionali, Thiago Motta sarà chiamato a una controprova a Ferrara contro la Spal: significa che dovrà dimostrare di saper conquistare punti contro una diretta concorrente. E se confermerà di aver compreso, come ha dimostrato ieri sera al San Paolo, gli errori commessi contro l’Udinese e di averli spazzati via, è molto probabile che superi anche questa prova che è quella più importante. Passo e chiudo!