Thiago Motta ritorna al Genoa, stavolta da allenatore

Otterà la la licenza Master Uefa Pro tra luglio e agosto. L'Under 19 del PSG in campo con il 4-3-3

Thiago Motta Genoa
Thiago Motta, ex allenatore dell'Under 19 del PSG

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La rivoluzione d’ottobre porta sulla panchina del Genoa Thiago Motta. Aurelio Andreazzoli sarà ufficialmente esonerato in giornata: spazio all’ex centrocampista del Grifone di Gasperini, quello che sfiorò la Champions League con una squadra di campioni. Tra questi c’era Thiago, rivitalizzato dallo staff medico-terapeutico-preparazionale del Genoa dopo aver sbagliato un anno (e non solo) con l’Atletico Madrid. Sono passati dieci anni dal suo approdo in Italia ma i mugugni della piazza rossoblù sono sempre i soliti: allora era uno “scarto” della Liga, oggi un imberbe debuttante nel mondo del professionismo. Ma chi è il Thiago Motta allenatore chiamato a rianimare il Genoa?

Non ha la licenza Master Uefa Pro, quella che consente di allenare a ogni livello. Thiago Motta la otterrà in estate (luglio o agosto), dopo aver superato gli esami scritti e orali all’università del calcio di Coverciano: nel mentre può essere coadiuvato in deroga da un tecnico provvisto di tali requisiti. Con i suoi trentasette anni sarà l’allenatore più giovane della Serie A: un cambio netto rispetto ad Andreazzoli, il più anziano prima che la Sampdoria chiamasse Ranieri. La Genova del calcio ancora una volta agli antipodi per tipologia di scelta tecnica.

Thiago Motta non è il folle scriteriato che gioca con il 2-7-2 che in queste ore impazza sul web. E’, invece, un allenatore che – quantomeno teoricamente – vuole una squadra corta nei reparti, rapida nel recupero palla e nello sviluppo dell’azione che iniza indefettibilmente dal portiere, considerato la prima fonte di gioco (Radu è avvisato). Nell’Under 19 del Paris Saint-Germain mister Motta ha proposto un 4-3-3 accattivante nell’uso delle ali, non larghe ma strette dentro al campo per creare almeno parità numerica con i difendenti. Insomma, accorciare in avanti e sfruttare le situazioni di uno contro uno: c’è un pizzico di gasperinità nel nuovo allenatore del Genoa portato dalla rivoluzione d’ottobre.

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