Se a diciotto anni un calciatore gioca già in Serie B, qualcosa deve pur avere. Davide Biraschi ha esordito in cadetteria nel 2012, maggiorenne sbarbato, dopo un percorso giovanile fatto tra Tor Dè Cenci, Pomezia e Grosseto. “Ho passato quattro anni a Grosseto compiendo un salto dalla Serie C alla B e ora in massima categoria con il club più antico d’Italia; onorato d’essere qui, non vedo l’ora di debuttare al Ferraris” sono le parole del neo difensore del Genoa, presentato alla stampa dopo l’allenamento mattutino.
Biraschi, nel giro dell’Under 21, spiega un retroscena relativo alla serata per i 123 anni del Grifone : “Appena finita la partita a La Spezia con gli Azzurrini ho voluto fortemente partecipare alla festa e ho fatto ritardare il pullman di un quarto d’ora. É stata un’emozione fortissima. Sembro qui da una vita“.
“C’è chi per caratteristiche mi avvicina al nuovo Izzo, spero di ripercorrere i suoi passi visto che anche Armando è un ex Avellino” chiosa l’attuale Under 21. Qual è il ruolo che preferisce Biraschi? “Ho imparato a fare tutto, anche il terzino in una linea a quattro: preferisco, però, essere il destro di una difesa a tre“.
Che rapporto è nato con Jurić? “L’ho conosciuto l’anno scorso in Serie B, ho anche perso. Le sue squadre sono cattive dal punto di vista agonistico, è questo il tratto che più mi piace. So che il mister mi ha voluto al Genoa, lo ringrazio tanto e sono a sua massima disposizione“. Infine, l’idolo che Biraschi ammira è un difensore gentile e grintoso: “Sto studiando Andrea Barzagli. Di lui m’impressiona la capacità di vincere sempre i contrasti senza commettere fallo: ha preso pochissime ammonizioni in cinque anni di Juventus. Vorrei essere come lui, cattivo ma pulito nel prendere palla“.
