Chi vuole destabilizzare il Genoa?

C’è qualcuno che vuole pescare nel torbido e tira fuori la storia che Enrico Preziosi vuole prendere il Palermo? Ecco i possibili motivi

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Ci chiediamo: perché ogni volta che le cose al Genoa si stanno assestando, subito arriva la notizia destabilizzante?

Ora, nel momento in cui Prandelli, con molta intelligenza sta cercando di mettere assieme (il tecnico dice: «Equilibrio») una discreta squadra, c’è qualcuno che vuole pescare nel torbido e tira fuori la storia che Enrico Preziosi vuole prendere il Palermo? Forse perché, dall’altra parte (quella blucerchiata) Ferrero vorrebbe avere Vialli e un nuovo acquirente? O forse ci sono altri motivi che noi non conosciamo?

Resta il fatto che, questo Grifo, sembra riprendere un percorso abbastanza positivo: senza infamia e senza lode, sia chiaro. Ma, con molta razionalità, il tecnico cerca di capire alcune cose: intanto che tipo di modulo dovrà dare alla squadra in base ai giocatori che gli hanno messo a disposizione e poi quanto davvero valgono i tre nuovi acquisti, in particolare Radovanovic. Così come vorrebbe capire bene se un centrocampista come Lerager può giocare insieme appunto a “Rado” e anche con Veloso: questa soluzione è stata adottata ieri a Bologna poco prima del fischio d’inizio, visto che Rolon era stato colpito dall’influenza.

Il punto di Bologna è molto importante, ovviamente perché migliora la classifica, ma soprattutto perché fa capire come il Grifone riesce a rimanere sempre più in partita. Da rivedere, però, il sistema di difesa, messo in difficoltà dai felsinei sul finire della gara. Altro elemento da rivedere: sulle palle inattive le cose non sono andate molto bene. Ma si sa che, alla fine, ciò che conta è il risultato: col pareggio ci si può preparare meglio e riprendere gli allenamenti con animo tranquillo.

Avevamo modestamente affermato in una trasmissione tv che il Genoa avrebbe dovuto affrontare il Bologna, da terzultimo qual’era e non quello che aveva battuto l’Inter. Perché, per esperienza, si sa che al cambio di allenatore succede sempre qualcosa, ma poi la squadra ritorna con i suoi limiti di sempre. E infatti il Grifo non è andato a Bologna solo per non perdere, ma per fare la sua partita: l’ha fatta e bene, arrivando al pareggio, ma nel primo tempo, potendo segnare anche un altro gol.

Domenica prossima arriverà la Lazio al Ferraris. Si sa che i numeri contano poco, ma il nostro “oroscopo” numerico dice questo: mancano 15 partite, il Genoa ha 25 punti, basterebbe una media di un punto a partita per toccare quota 40 ed essere tranquillamente salvi. Basterebbero (si fa per dire) quattro vittorie e tre pareggi. Sarà possibile? Per noi certamente: anche perché le potenzialità della squadra ci sono e il tecnico sta inserendosi con molta gentilezza (se così possiamo dire) con molto tatto e tanta sensibilità, per cui le premesse ci sono tutte.

Con la Lazio ci dovrebbe essere anche il pubblico delle grandi occasioni. Che dovrebbe staccarsi da polemiche o contestazioni varie, in un momento nel quale il Grifone sta cercando di tirarsi fuori da una situazione che era diventata pericolosa. E lo sta facendo soprattutto grazie all’atteggiamento (sia tecnico che personale) di tutti i giocatori che hanno capito quanto sia importante scendere in campo con la voglia di vincere e con la consapevolezza che non si è inferiori ad almeno 12 avversarie.

«Giocare per vincere insieme» lo ha detto capitan Criscito: lo è sia in capo che all’interno dello spogliatoio. Arriva dunque l’aquila laziale, Grifo attaccala…

Vittorio Sirianni

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