Il tifo “contro”, valore essenziale della genoanità 

E' una caratteristica che anima non solo i sostenitori rossoblù, ma anche quartieri, contrade e città  del nostro Paese. Al palio di Siena come sotto centinaia di altri campanili


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Carissimi fratelli genoani,

Il Genoa affossa il Lecce e oggettivamente spiana la strada alla salvezza della Sampdoria, cui basterà sconfiggere Brescia e Palermo per confermare la sua presenza nella massima serie. Premetto che la società Genoa ha fatto benissimo a porre obiettivi alla squadra e chiedere ai giocatori di giocare con il massimo impegno. Sappiamo infatti che il Grifone non è amato nella stanza dei bottoni. Meglio evitare anche il più remoto sospetto. Ricordiamoci come “il sistema” ha massacrato noi nel 2005 e condonato tutti gli altri nel 2006.

Sono tuttavia sconcertato da alcuni giudizi espressi sulle due principali testate giornalistiche sportive contro l’approccio di alcuni (molti?) tifosi del Genoa.

La Gazzetta dello Sport recita: “Pazienza se, a giudicare da commenti e striscioni, a qualche pseudotifoso rossoblu ieri interessava di più solo il male degli avversari (leggi cugini) come miglior risultato di giornata, magari anche a costo di non infierire sui ragazzi di De Canio”.

Tuttosport sostiene: “Alla fine ci sono stati fischi e la Gradinata Nord non ha voluto salutare la squadra “rea” di questa vittoria che aiuta i “cugini” blucerchiati”.

Vorrei chiarire che i genoani non sono pseudo (finti) tifosi, ma sono tifosi veri, verissimi, al punto da pagare per anni sulla propria pelle di tutto e di più. La vittoria di sabato è stata sicuramente amara, in quanto agevola il nostro primo avversario (sportivo, s’intende) e la prima causa del nostro declino (calcistico, s’intende). Non vedo nulla di male o di finto, quindi, nell’approccio dei tifosi del Genoa e della Gradinata Nord in particolare.

La Nord inoltre ha sempre sostenuto la squadra e chiunque scendesse in campo con la maglia del Grifone. E quando la Gradinata ha contestato, negli anni passati, lo ha fatto per manifesta mancanza di impegno da parte di alcuni giocatori. Lo stesso Mourinho (non uno qualunque) ha riconosciuto, dopo la pesantissima sconfitta interna con l’Inter per 0-5, lo splendore e l’amore della Gradinata per il Genoa, asserendo che tifosi come quelli del Genoa sono il motivo per cui ama il calcio.

So perfettamente che tra i genoani c’è chi spera fortemente nella retrocessione della Samp, e sabato scorso non si sarebbe addolorato per una sconfitta. Il tifo “contro”, in Italia, è una componente imprescindibile della nostra cultura, della nostra storia. Il tifo “contro” anima da sempre quartieri, contrade e città del nostro Paese. Al palio di Siena come sotto centinaia di altri campanili.

Sostenere che i tifosi del Genoa siano “pseudo”, o che non salutino e fischino la propria squadra, è un falso storico. E per me palesa solo la volontà di speculare, ancora una volta, sulla nostra pelle.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

 

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