Wander: «Stagione difficile e deludente, ma non penso che sia stata un fallimento»

Il cofondatore di 777 Partners a Genoa Channel: «Dobbiamo costruire una squadra che sia competitiva in serie B, ma la priorità sarà innanzitutto restare in serie B solo per un anno»

Wander Genoa
Joshua Wander, co-fondatore di 777 Partners (foto di Genoa CFC Tanopress)

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«Per quanto sia difficile e deludente, non penso che questa stagione sia stata un fallimento». Ai microfoni di Genoa Channel, Josh Wander (cofondatore di 777 Partners, società proprietaria del Genoa) ha tracciato un bilancio della stagione del club rossoblù retrocesso in serie B.

TRANSIZIONE – «Abbiamo cominciato la fase di transizione del progetto che vogliamo creare qui. Non è facile accettare una retrocessione, ma allo stesso tempo ci sono stati molti cambiamenti nell’organizzazione del club».

FUTURO – «Siamo entusiasti in merito al futuro. Dobbiamo costruire una squadra che sia competitiva in serie B, ma la priorità sarà innanzitutto restare in serie B solo per un anno per tornare e continuare il progetto in serie A. Il prossimo sarà un grande anno per il Genoa di costruzione, in cui la squadra che abbiamo messo insieme negli ultimi mesi e continueremo a costruire in estate avrà occasione di giocare finalmente insieme con continuità con l’aspettativa di tornare in A dopo un anno».

TIFOSI – «L’esperienza di sabato allo stadio con i tifosi della Nord è qualcosa che non avevo mai visto prima. Quando siamo arrivati qui sapevamo che i tifosi del Genoa fossero i migliori in Italia e che avessero una passione del genere. Faremo tutto il possibile per renderli felici. Sappiamo che vogliono una stagione di successo l’anno prossimo: voglio vedere il Genoa di nuovo in serie A e questo è parte del nostro progetto»

CAMBIAMENTO – «Quando siamo arrivati tutti erano esaltati, ma la realtà dice che il cambiamento non è facile che ci vuole tempo per implementare le tipologie di cambiamento che stiamo portando avanti, che non sono solo in ambito sportivo ma anche organizzativo e culturale. Cambiamenti del genere richiedono pazienza, questo per noi è un progetto a lungo termine. Non è di 1, 2 o 3 anni ma di 20, 30 o 40 anni. L’aspettativa è che nei prossimi tempi i tifosi del Genoa, che non sono stati molto felici negli ultimi anni possano cominciare a vedere i frutti di quello che stiamo facendo».

SPORS E BLESSIN – «Posso dire che non potremmo essere più felici delle persone che abbiamo scelto: Johannes Spors e Alexander Blessin resteranno qui per molto tempo, speriamo davvero che continuino a voler stare con noi: abbiamo molta fiducia in entrambi, crediamo che siano le persone giuste per riportare il Genoa nel posto che gli compete in serie A»

OBIETTIVO – «L’obiettivo è molto chiaro: restare in B solo per una stagione, questo è ciò che speriamo. Come già detto, questo è un progetto di durata più lunga rispetto a uno di 1, 2 o 3 anni: abbiamo obiettivi di organizzazione che vanno oltre la serie B, ovvero costruire una squadra che possa essere di successo non solo in B ma anche in A e con continuità».

CALCIOMERCATO – «Stiamo cercando giocatori sul mercato e cambiamenti per la squadra. Non è solo una questione di cosa possa funzionare in B ma anche di trovare talenti per il futuro che possano restare qui e crescere»

GENNAIO – «A volte non importa quanti cambiamenti fai: semplicemente non c’è abbastanza tempo. Abbiamo rivoluzionato la squadra a gennaio, ma non abbiamo avuto tempo per far sì che guadagnasse continuità sul campo. Il risultato è stato deludente, ma nel contesto di un progetto di 10 o 20 anni si parla di 5 mesi. Ovviamente nel contesto di una stagione questi mesi hanno avuto conseguenze molto importanti. Volevamo salvarci e costruire il nostro futuro. Purtroppo la prima parte non si è verificata. Avessimo iniziato prima con Spors e Blessin sarebbe stato molto meglio».

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