Tra Var e nazionali, il Grifone va in campo

La Gazzetta dello Sport ricorda il rigore concesso a Galabinov in Genoa-Juventus, mentre segnala come l'Udinese abbia più giocatori reduci dalle nazionali

Rosetti mentre illustra il Var a Villa Rostan (Foto Genoa cfc)

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Var o non Var? Il dilemma che sta infiammando un numero incredibile di editoriali si trasferirà ora sul campo, perché con la terza giornata ci si aspetta finalmente che il nuovo sistema d’ausilio agli arbitri porti i suoi frutti: il bilancio resta positivo, nonostante qualche dubbio e qualche errore. La Gazzetta dello Sport segnala sempre il caso di Genoa-Juventus, in cui la fretta nel concedere un rigore ai rossoblù ha fatto da contraltare al fatto che Galabinov fosse in fuorigioco e pertanto la massima punizione non fosse da assegnare. Sembrò di giocare a pallanuoto, tuonò Gigi Buffon nell’immediato postpartita portando ad una serie di approvazioni e critiche.

Ma c’è anche un altro nato della medaglia che vien sottolineato dalla stampa questa mattina: 302 minuti valgono la pena di percorrere 41576 chilometri? La domanda viene posta da La Gazzetta dello Sport in un dossier rivolto pure ai giocatori del Genoa impegnati con i viaggi nella pausa per le nazionali: Andrej Galabinov e la sua Bulgaria, Diego Laxalt e il suo Uruguay, Mattia Perin con gli Azzurri di Ventura, Ervin Zukanovic con la Bosnia e Goran Pandev a capo della sua Macedonia sono letteralmente stati attesi da un tour de force. Il Grifone dunque dovrà tener presente il loro stato di forma, ma è avvantaggiato dal fatto che la prossima rivale (Udinese) ha concesso alle rispettive selezioni 13 giocatori. Hanno giocato 1229 minuti, percorrendo ben oltre 76mila chilometri.

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