Genoa, ora serve una marcia in più

L’esordio di Mandorlini sulla panchina del Genoa verrà certamente ricordato, e non solo perchè ha avuto in Ntcham l’inatteso salvatore della patria ma anche perchè in una sola partita sono successe svariate cose, dal rifiuto di Pandev di entrare in campo fino ad un Rigoni apparso poco felice al momento della sostituzione. Ma ora, riporta […]

Andrea Mandorlini (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

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L’esordio di Mandorlini sulla panchina del Genoa verrà certamente ricordato, e non solo perchè ha avuto in Ntcham l’inatteso salvatore della patria ma anche perchè in una sola partita sono successe svariate cose, dal rifiuto di Pandev di entrare in campo fino ad un Rigoni apparso poco felice al momento della sostituzione. Ma ora, riporta La Repubblica Genova, ci si chiede soprattutto quale Genoa Mandorlini manderà in campo nelle prossime gare, dopo che con il Bologna ha optato per uno schieramento assai prudente. Il mister probabilmente inizierà a cambiare qualcosa, ma lo farà con calma visto che ora pare intenzionato ad adattarsi al 3-5-2, un modulo che ha in parte funzionato ma che bisognerà vedere all’opera quando i due esterni Lazovic e Laxalt saranno impegnati con avversari più offensivi.

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