Obiettivo vincere, giocarla come se fosse una finale, dare il massimo. Si sfocia spesso nella ripetitività, riprendendo quanto pronunciato da Ivan Juric alla squadra, eppure è stato proprio così. Un mantra semplice per caricare il gruppo in vista del Chievo: del resto il croato è uomo di fatti piuttosto che di parole, dunque non bisogna stupirsi del suo elogio ai Mussi Volanti (che vorranno certamente riscattare le ultime deludenti performances). Restare sul pezzo per tutti i 90′ più recupero, è la richiesta che trapela stamani dalle colonne de Il Giornale del Piemonte e della Liguria: anche il presidente Preziosi si è recato ad incitare i ragazzi, mentre invece la Nord ha annunciato un Ferraris infernale. Si sa quanto importante sia vincere, così come è chiaro che l’inimitabile supporto del pubblico amico aiuti non poco a perseguire la via della salvezza. E proprio perchè non c’è altra via rispetto ai tre punti, l’assetto del Genoa oggi sarà quello collaudato e funzionante della prima parte di stagione. Luca Rigoni, che in tantissime occasioni ha spaccato le partite partendo da finto esterno, riprenderà il suo posto nel tridente (o magari si ritroverà ad agire da scudiero di Miguel Veloso, siccome Ntcham non è al meglio e Cataldi non ha convinto troppo). Rispetto a qualche settimana fa, il problema a centrocampo non riguarda oggi il deficit ma l’abbondanza: Hiljemark e Ninkovic si candidano ad insidiare ancor di più le scelte del Pirata, chiamato anche a scogliere la riserva sull’impiego di un ringalluzzito Goran Pandev. Il macedone è in dubbio ma, se Rigoni agisse arretrato, allora però sarebbe la prima carta da schierare nel mazzo insieme al Cholito e al redivivo Palladino. Per portare a casa i tre punti, ci sarà bisogno dell’impegno di tutti: sembra una frase fatta, ma Ivan è così. Semplice, ma spesso assai efficace.
Matteo Albanese
