Il Genoa contro la cooperativa della felicità di Inzaghi

All'Olimpico si sfidano l'attacco più prolifico contro la quinta miglior difesa del torneo. Il tecnico della Lazio non avrà Lulic e Milinkovic-Savic

Lucas Leiva contrastato da Adel Tarabat (Foto Marco Rosi/Getty Images)

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La Lazio non è la cooperativa del gol ma la cooperativa della felicità. Simone Inzaghi è riuscito a convincere lo spogliatoio biancoceleste del più grande inganno del calcio: i giocatori sono tutti uguali. Non è vero, altrimenti i Messi e Ronaldo costerebbero come i comuni mortali. I giocatori sono tutti importanti, semmai, perché ciascuno di loro può risolvere a favore della squadra l’episodio della partita. La Lazio è stata costruita con intelligenza da Tare e Lotito, due soggetti poco inclini ai sorrisi e alle carezze. Tanta sostanza, Olimpia, che sogna di volare in Champions League dopo tanti anni.

Peccato che a Roma ci sia sempre poco pubblico, il record stagionale sono i 35mila contro il Napoli, praticamente il Ferraris esaurito. L’Olimpico è una cattedrale nel deserto, come si diceva una volta, sebbene lo spettacolo che offre la Lazio è godibile in ogni partita. Squadra con un’identità precisa, coraggiosa nella verticalizzazione e nell’occupazione dell’area avversaria con molti uomini. E il segreto di Pulcinella: i gol delle mezz’ali, Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Il primo, straripante nella fisicità, non sarà un problema per il Genoa alla luce della squalifica, lo spagnolo invece è il giocatore più forte in rosa perché ha in testa la mappatura di ogni centimetro quadro del campo.

Non sarà facile per la solida fase difensiva del Genoa, quinto bunker italiano proprio davanti alla Lazio (ma è meglio non comparare la prolificità degli attacchi). Capitan Perin ha tracciato la rotta: «Contro la Lazio vinciamo noi». E allora facciamoci pervadere da questa lucida follia periniana perché se l’Airone avrà ragione sul carro non ci sarà più posto per nessuno. Il Grifo ha le armi per poter far male e giocare una partita fisica che sicuramente non sarà bella sul piano visivo, ma l’estetica prende punti solo nel pattinaggio sul ghiaccio.

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