Zangrillo: «Gilardino è un uomo speciale perché riesce a fare gruppo»

Il presidente: «Creata una coesione straordinaria: non ci sono individualismi o protagonismi»

Caridi Zangrillo Gilardino Genoa
Il presidente Zangrillo tra Gaetano Caridi e Alberto Gilardino (dalla sua pagina Twitter)

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«Credo che in questo momento al di là dei risultati, prima della partita contro il Napoli avevo manifestato il desiderio di giocarla bene e dimostrare qualcosa». In un’intervista a Radio TV Serie A con RDS, Alberto Zangrillo ha parlato del momento positivo del Genoa dopo il pareggio 2-2 contro gli azzurri campioni d’Italia. «Ci siamo posti con la nostra indole – ha proseguito il presidente rossoblù – di capire e comprendere, perché stiamo entrando in un nuovo mondo che è quello della Serie A e lo facciamo con le nostre doti di applicazione, volontà e umiltà, così anche sabato abbiamo imparato qualcosa».

Alla base di tutto c’è l’ottimo rapporto tra il tecnico e la squadra: «Mister Gilardino è un uomo speciale perché riesce a fare gruppo, io avevo coniato il mantra “stare bene insieme”. La cosa bella è che all’interno di questa società nella squadra ci sono delle individualità di grande esperienza come Strootman, Badelj, che non costituiscono delle eccezioni, perché sono al servizio dei più giovani. Si è creata una coesione straordinaria che non dev’essere scalfita da eventuali risultati negativi. C’è un bel clima perché non ci sono individualismi o protagonismi».

GIOVANILI – «Noi abbiamo tra gli obiettivi principali della Società quello di cercare di rendere coesi, sotto controllo e sotto tutela i nostri ragazzi delle giovanili. Sono tutti in età scolare ed è bello quando riescono a coniugare gli aspetti sportivo e formativo. Un campione si dimostra tale anche quando ha una base culturale che non dev’essere sottovalutata. Abbiamo ricavato un ottimo rapporto con le autorità regionali e cittadine che ringraziamo, perché stanno facendo uno sforzo poiché hanno capito che il nostro obiettivo avrà ripercussioni socialmente utili» spiega il presidente Zangrillo.

RAPPORTO CON BERLUSCONI – «Sarà fondamentale, al di là di chi affronteremo, mantenere sempre la giusta mentalità e la giusta determinazione. L’appuntamento con il Monza di Silvio Berlusconi, a cui mi legava un’amicizia molto particolare e molto nostra, un rapporto molto equilibrato, mi sarebbe piaciuto viverlo al suo fianco sugli spalti. Faremo in modo che sia come se ci fosse, sarà difficile anche per me perché ho parlato spesso di calcio con lui e so cosa significava per lui questo sport affascinante. Il Presidente Berlusconi di solito non dava consigli di tipo comportamentale, sapeva che non andavo oltre la lunghezza del passo. Era prodigo di consigli tattici e aveva visto delle partite del Genoa e come sempre aveva le idee molto chiare, proponendo un calcio offensivo. Lui era per il divertimento perché considerava il calcio un gioco»

BANI – «Mattia Bani è una persona deliziosa ed equilibrata, si sta comportando da vero leader, è il leader della difesa. E’ una persona che non fa voli pindarici e mi ha molto colpito l’atteggiamento della squadra dopo la gara col Napoli perché erano tristi, sapendo di aver dato tutto, ma non avendo trovato il risultato proporzionato ai loro sforzi. Gli ho detto che hanno imparato e che ero orgoglioso di loro, che avevano aumentato l’autostima e che sarebbe stato un passaggio fondamentale e importante perché hanno giocato bene contro una grande squadra» chiosa Zangrillo.

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